Al Museo Paleontologico di Asti è arrivato l’esperto di balene fossili.
Michelangelo Bisconti, ricercatore senese, autore di pubblicazioni internazionali, dovrà studiare le collezioni esposte a Palazzo del Michelerio, ma anche quelle che arriveranno da Torino: attualmente facenti parte del patrimonio del Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università, i reperti sono gestiti dal Museo Regionale di Scienze Naturali e attesi prossimamente ad Asti.
Bisconti, che già in passato aveva esaminato Tersilla, la balena fossile ritrovata a San Marzanotto nel 1993, ha preso servizio a fine gennaio e terminerà l’incarico tra un anno. La sua borsa di studio, attribuita dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, è finanziata dalla Fondazione CRT.
L’esperto lavora a stretto contatto con Piero Damarco, paleontologo e conservatore del museo astigiano, che sottolinea: “La ricerca scientifica di Bisconti è importante anche perché segna la nascita del Centro Studi Cetacei Fossili piemontese che avrà sede al Museo Paleontologico”.
La revisione sistematica dell’esperto è iniziata con la Viglianottera e ha subito riservato sorprese: l’esame ha stabilito il carattere primitivo della balena, probabile specie nuova.
Più avanti lo studio, finalizzato a definire dal punto di vista filogenetico l’evoluzione dei cetacei fossili da cinque milioni di anni a questa parte, prenderà in considerazione le balene di San Marzanotto e Chiusano per poi concentrarsi sui nuovi arrivi.
Tra gli obiettivi della ricerca c’è quello di definire il nome della specie di Tersilla, sulla quale è già in programma una pubblicazione, mentre l’insieme delle informazioni raccolte sui cetacei fossili porterà alla creazione di un catalogo illustrato a disposizione dei visitatori del museo. Si guarda anche, se si troveranno i fondi, a un’apposita app.