Un lungo applauso a don Luigi Ciotti ha chiuso sabato 23 novembre il pomeriggio dei Premi Testa d’Aj. La cerimonia si è tenuta nella Sala dei Mattoni della sede della Banca di Asti e ha premiato cinque figure che secondo l’Associazione Astigiani si sono distinte per la loro capacità di andare controcorrente: oltre al sacerdote fondatore del gruppo Abele e del movimento Libera, lo scrittore Bruno Gambarotta, la giornalista Alessandra Comazzi, il sondaggista e storico Lorenzo Pregliasco e l’artista monferrina Giorgia Sanlorenzo, autrice del disegno che arricchisce i bavaglioloni 2024 con il motto “Esageruma nen, il mondo è di tutti”.
Il direttore della rivista Astigiani, Sergio Miravalle, ha introdotto la consegna ripercorrendo l’albo d’oro del Premio, che dal 2016 arricchisce il Bagna Cauda Day di un momento di dialogo informale con personaggi della cultura, dello spettacolo e dello sport.
La prima a ricevere il premio è stata Giorgia Sanlorenzo, che ha parlato del suo progetto TerrEmerse e delle sue sculture in ferro distribuite sulle colline del Monferrato, tutte evocative della presenza dell’antico mare pliocenico dove oggi si coltiva la vite. Lorenzo Pregliasco ha invece ricordato la tradizione della bagna cauda nella sua famiglia, per poi passare a tratteggiare il ruolo dei sondaggi nel dibattito pubblico e il rischio che la politica si riduca a essere “follower” del dato statistico, invece di impegnarsi a essere leader di una società.
Testa d’Aj anche per Alessandra Comazzi: «Il Bagna Cauda Day? Un’istituzione fin dal primo anno, quando non potevamo partecipare nei locali ci siamo procurati i bavaglioloni per una bagna cauda casalinga che cucinava papà Pinu». Critica e profonda conoscitrice della TV, stimolata da Miravalle ha ribadito la continua centralità del mezzo televisivo nonostante molti lo dessero per finito con l’avvento di internet.
Bruno Gambarotta ha confermato la propria ironia raccontando episodi della Asti che fu, tra cui uno speciale legame con i profumi della bagna cauda: «Quando ero bambino, abitavamo nello stesso palazzo degli acciugai Del Puy. Giocavo con i loro figli; ma quando gli amici venivano a trovarmi, restavano colpiti dall’odore che si respirava in quel cortile».
Per ultimo il Premio Testa d’Aj è stato consegnato a Don Luigi Ciotti, che ha accettato spiegando che lo considerava un riconoscimento all’intera rete di persone che costituiscono il Gruppo Abele e il movimento Libera. «Nell’astigiano sono attive molte persone che si impegnano su progetti come Cascina Graziella di Moncalvo. Ma il messaggio che dobbiamo mandare è che il volontariato non può coprire i buchi lasciati dall’assenza di politiche contro la criminalità organizzata e l’illegalità. Oggi le mafie sono più forti di 30 anni fa, ma fanno meno rumore.»
La consegna dei premi Testa d’Aj era stata preceduta dall’accensione del grande “Fujot Olimpico” in piazza Libertà, un ideale momento di avvio del Bagna Cauda Day insieme agli equipaggi della carovana di auto storiche del Camea club di Asti che lo stesso mattino era partita dalla Liguria, toccando i luoghi di provenienza dei principali ingredienti del piatto piemontese: acciughe del Mar Ligure, aglio di Vessalico, cardi Gobbi di Nizza Monferrato.
Il Bagna Cauda Day prosegue il prossimo weekend, dal 29 novembre al 1° dicembre, con la stessa formula: il prezzo di riferimento della bagna cauda in tutti i locali sarà di 30 euro, senza aggiunta del coperto. Alcuni locali in questo prezzo inseriscono anche antipasti e altre sfiziosità. Prevista anche la versione Bagna sovrana e il Finale in gloria con tartufo. Il vino è proposto al prezzo di 15 euro a bottiglia. Il Bagna Cauda Day vede alleate quattro importanti case vinicole astigiane leader della barbera: Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlèt di Costigliole d’Asti e Coppo di Canelli. Per sapere quali sono i locali che aderiscono all’originale formula sarà sufficiente andare sul sito www.bagnacaudaday.it e scorrere gli elenchi, suddivisi per aree geografiche: Astigiano, Monferrato, Langhe, Torinese, Alto Piemonte e non solo. Per ogni locale è pubblicata una scheda con il numero di posti messi a disposizione, telefono e mail per prenotare. Bisogna seguire i semafori che indicano il tipo di bagna cauda proposta: rosso per la versione classica “come Dio comanda”, giallo per quella ”eretica” con l’aglio stemperato e verde per la bagna ”atea” senz’aglio. I bagnacaudisti riceveranno il bavagliolone 2024 con lo slogan «Esageruma nen: il mondo è di tutti». Il Bagna Cauda Day torna già a inizio 2025 con la Bagna della Merla: dal 29 gennaio al 2 febbraio!