Non solo i cittadini preoccupati per lo stato del Borbore il secondo fiume più importante di Asti. Dopo la lettera dei residenti di strada Borbore, riuniti in un comitato spontaneo che rappresenta la trentina di famiglia abitanti in zona, inviata a Regione, Provincia, Comune, Aipo e Protezione Civile, dopo l’arrivo delle ruspe e l’inizio dei lavori sul greto del fiume, anche l’ex candidato a sindaco e ora consigliere comunale Beppe Rovera ha inviato un’interrogazione urgente al sindaco.
“Premesso che si è dato ampio risalto alla preoccupazione di un comitato di cittadini circa la tenuta in caso di piena del fiume Borbore – scrive Rovera – che gli stessi, in un documento/appello alle istituzioni locali, mettono in relazione il cattivo stato di mantenimento delle strade limitrofe al corso d’acqua con probabili infiltrazioni sotto il manto di catrame; che gli stessi lamentano ormai da anni la mancanza di interventi strutturali a fronte invece di azioni di mero rattoppo che nel comunicato i cittadini rimarcano da un lato apprensione per eventuali nuovi disastri con i sempre più ricorrenti eventi meteorologici di portata straordinaria chiedo a sindaco di convocare al più presto gli Stati generali dei fiumi astigiani per una valutazione complessiva, scientifica e sociale, che porti ad affrontarne in maniera organica problematiche e risorse (anche cogliendo l’occasione dell’anniversario dell’alluvione del ‘94)”.
“Considerato che il torrente Borbore versa da tempo in condizioni di inquinamento batteriologico e chimico inquietanti, che nella zona sono state comunque valorizzate aree adiacenti con parchi oggi apprezzati e frequentati, che la sicurezza del fiume Borbore coinvolge direttamente la sicurezza stessa dell’intera città (basti pensare alle disastrose conseguenze delle alluvioni del ‘94 e, in particolare, a quella del 1948), che negli anni si sono susseguite diverse azioni per rendere il percorso del fiume meno invadente e adeguato alle piene eventuali e che tuttavia non sono corrisposti invece interventi seri ed efficaci per risanare un corso d’acqua molto “vissuto” e nel quale confluiscono diversi scarichi civili e di attività agricole e industriali mi domando inoltre quali risposte siano state date, o si intendano dare, ai cittadini che hanno risollevato l’allarme a fronte di ripetute, colpevoli disattenzioni passate”, conclude Rovera.