Salvaguardare la radice identitaria e preparare il futuro: “Per la Riserva dei fossili la strada è tracciata”. Lo ha indicato Marco Maccagno, commissario straordinario del Parco Paleontologico Astigiano, nel chiudere, questa mattina in Sala Pastrone, la conferenza sui 40 anni dell’area protetta di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande.
Si continuerà a lavorare sulla valorizzazione di uno scrigno paleontologico unico in Italia, dove camminare sul fondo dell’antico mare (3,5 milioni di anni fa) regala forti suggestioni, puntando in particolare su due direzioni: “Dare impulso alla ricerca scientifica e alle attività didattiche”, ha indicato Maccagno.
L’inaugurazione di un nuovo affioramento in Riserva, a settembre, renderà ancora più ricche le possibilità di fruizione, mantenendo stretto il collegamento con il Museo Paleontologico di Asti e puntando al coinvolgimento dei comuni, come quelli del Villafranchiano, che i grandi esemplari fossili ritrovati tra Ottocento e Novecento non li hanno più da tempo (conservati al Museo di Scienze Naturali di Torino) ma che non rinunciano a mettere in campo nuove idee per omaggiare il Mare Padano: grandi sculture e murales a tema, per esempio.
Straordinario racconto corale, finemente ricamato dal moderatore Beppe Rovera, la conferenza “40 anni tra i fossili: dalla discarica di Valle Manina alla Riserva Paleontologica unica in Italia” ha impegnato dieci relatori, rappresentanti delle istituzioni, operatori del territorio dinanzi a una platea da tutto esaurito impreziosita dalla presenza silenziosa degli studenti delle superiori cittadine (Liceo Liceo Scientifico Vercelli, Istituto d’Arte B. Alfieri, Giobert, Cpia).
Sono emerse testimonianze prive di retorica, piene di ricordi sulla lotta per preservare la Riserva, istituita nel 1985, contro la discarica, chiusa nel 1993. Poi le relazioni scientifiche a tutela dell’ambiente naturale e del patrimonio fossilifero. E anche qualche ambizione: consolidare e rafforzare, entro i confini dell’area protetta, la presenza di attività agricole e di accoglienza turistica.
I relatori della giornata (Alessandra Fassio, Luigi Berzano, Laura Nosenzo, Sara Vazzola, Giulio Pavia, Gianfranco Miroglio, Piero Damarco, Rocco Gennari, Michelangelo Bisconti, Graziano Delmastro) applauditi insieme ai guardiaparco, agli amministratori e personale dell’Ente, all’assessore comunale Loretta Bologna e a Marta Zunino, funzionaria paleontologa della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo. Tra il pubblico, visi commossi di chi organizzò e partecipò alla lotta contro la discarica, sulla quale cresce oggi un grande bosco.