Tra il 25 aprile e il Primo Maggio sarà intensificata la raccolta delle firme per appoggiare la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta”, per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia; dare centralità alla Costituzione che “ripudia la guerra” (art. 11); affermare la difesa dei diritti di cittadinanza; affidare ad ogni cittadino il “sacro dovere della difesa della patria” (art. 52). “Princìpi che non sono mai stati realmente attuati, perché la difesa è sempre stata intesa solo dal punto di vista armato ed affidata alle strutture militari, benché la Repubblica Italiana sia nata grazie alla diserzione, alla renitenza e alla resistenza civile, oltre che alla resistenza armata. Il finanziamento di cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra lascia il nostro Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono dall’interno. Occorre organizzare la preparazione di mezzi e strumenti non armati d’intervento nelle controversie internazionali per la difesa dell’integrità della vita, dei beni e dell’ambiente dai danni che derivano dalle calamità naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni. Questi sono i veri nemici della Patria. Le grandi lotte per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e del servizio civile iniziate fin dal dopoguerra hanno portato al riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico di una Difesa della Patria molto più articolata ed estesa di quella semplicemente militare. Il servizio militare obbligatorio è stato sospeso, ma può essere ripristinato in qualunque momento. L’art. 11 della Costituzione stabilisce che “l’Italia ripudia la guerra” e l’art. 52 dice che “la difesa della Ptria è un sacro dovere di ogni cittadino” anche non facente parte delle forze armate”. Le Reti promotrici (Tavolo Interventi Civili di Pace, Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Campagna Sbilanciamoci, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo) propongono un progetto di legge che istituisca un finanziamento della nuova “Difesa civile” sostanziato attraverso l’introduzione di una “opzione fiscale”, cioè della possibilità per i cittadini, in sede di dichiarazione dei redditi, di destinare una certa quota alla difesa non armata, togliendola dai finanziamenti militari e per la armi. Ad Asti fino al Primo Maggio si può firmare all’Urp (piazza San Secondo piano terra). Il testo della proposta di legge si trova sui moduli stessi vidimati dal Tribunale di Asti, oppure consultare www.un’altra difesa è possibile . In piazza San Secondo sarà anche allestito un banchetto.