“Il Comune di Asti dia voce al valore della fratellanza, espresso nel proprio Statuto, e conferisca la cittadinanza onoraria a Liliana Segre”.
E’ quanto propone al sindaco Maurizio Rasero la consigliera comunale Angela Motta (Italia Viva) dopo i continui insulti e minacce rivolti sui social alla senatrice a vita, dalla scorsa settimana sotto scorta.
“Diamo un segnale inequivocabile di condanna – sottolinea Motta – contro i rigurgiti di discriminazione e odio. Il Comune ha nello Statuto una chiara motivazione per insignire Liliana Segre della cittadinanza onoraria: il principio della fraternità. Proprio per aver inserito la solidarietà tra i principi dell’Ordinamento comunale, nel 2016 il sindaco Brignolo ritirò a Roma il Premio Internazionale Chiara Lubich assegnato alla Città di Asti”.
“Ora – prosegue Angela Motta – si tratta di far valere il titolo di ‘Città per la fraternità’ riconoscendo solidarietà a Liliana Segre (che come ebrea ha vissuto il dramma della deportazione e del campo di concentramento), ribadendo l’impegno a preservare la memoria della storia, e ad averne rispetto, per non dimenticare ciò che è accaduto in passato e fin dove può portare l’odio. Un gesto, quello della cittadinanza alla senatrice Segre, che vuole ricordare anche gli astigiani a cui è toccato provare l’odio razziale sulla propria pelle, a partire dalla consigliera comunale Enrica Jona, indimenticabile testimone della Shoah”.
Una richiesta formale al sindaco con la proposta per il conferimento della cittadinanza a Liliana Segre sarà inviata nei prossimi giorni dalla consigliera di Italia Viva con l’augurio che “la pratica possa essere approvata in Consiglio Comunale entro il 10 dicembre, giornata del 71° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani”.