Dopo un anno di stop dovuto alla pandemia, lunedì 2 gennaio torna a Castiglione d’Asti lo storico appuntamento con la Fagiolata di San Defendente.
La kermesse giunta alla sua 823esima edizione, come sempre, farà da apri fila all’annata delle manifestazioni gastronomiche astigiane e piemontesi.
Come tradizione vuole, il secondo giorno del’anno la piccola borgata astigiana rinnoverà l’appuntamento con la kermesse che da più di otto secoli si tramanda di generazione in generazione, mantenendo inalterati i valori per cui è nato l’evento che fa parte delle memorie più antiche del Piemonte. Tradizione e solidarietà, come sancito nel lontano 1200 tramite un atto notarile che si concludeva con le parole: “Et minam unam leguminum pauperibus erogare” (distribuire ai poveri un’emina di legumi).
Come ricordato da antichi documenti nei giorni della storica fagiolata giungevano nell’attuale borgata di Castiglione d’Asti moltissime persone affamate dai territori limitrofi e tra questi, anche i girovaghi e le “ligere”, che almeno per un giorno potevano contare su un pasto caldo garantito. Da quel momento, nonostante siano passati più di 820 anni, ancora oggi si rispetta l’antica data, ma non solo; per quanto concerne l’ambito gastronomico, si ripropongono come nel passato la lenta cottura dei legumi su fuoco a legna e persiste la distribuzione anche nei più svariati contenitori che gli avventori si portano da casa.
Seguendo queste linee guida, lunedì 2 gennaio 2023 a Castiglione d’Asti sarà una giornata di festa, all’insegna dei canti, del buon cibo, della tradizione e delle musiche popolari. Alle 10,30 la S.Messa. Al termine della funzione, come tradizione vuole, la rievocativa sfilata in costume ripercorrerà i tre momenti storici chiave dell’antica kermesse. Il corteo sarà animato anche dai colori di alcuni giovani sbandieratori e tamburini, dalla “Confraternita dei Bati” e dai ragazzi della leva. Subito dopo in Piazza S.Defendente vi sarà la benedizione degli oltre 58 paioli di legumi, fagioli e ceci (500 kg), che saranno conditi con abbondanti cotenne, piedini, code, costine e cotiche di maiale.
Il tutto sarà preparato dai volontari della pro loco “La CASTIglionese” guidati dal presidente Giancarlo Valnegri, con oltre 20 cuochi e addetti al fuoco ed al lavaggio delle pentole che dalle 5,30 del mattino si metteranno all’opera per cucinare questa antica specialità locale.
Stefano Vergano