Asti d’Appello è in dirittura d’arrivo. Dopo le votazioni della giuria popolare che si sono svolte la settimana scorsa sotto l’occhio vigile del notaio, sale l’attesa per la giornata conclusiva di domenica, quando alle 17,15, al Teatro Alfieri, con la conduzione di Massimo Cotto, si svolgerà il vero e proprio “appello” e anche la giuria togata (Mauro Barbuto, Paolo Borgna, Carlo Federico Grosso, Marcello Maddalena, Cristiana Maccagno Benessia, Carlo Nordio, Luciano Violante e Giorgio Vitari) esprimerà il vincitore che andrà ad aggiungere il suo nome all’albo d’oro del premio. Dopo Federica Manzon (Di fama e di sventura) nel 2011, Antonio Pennacchi (Canale Mussolini) nel 2010, l’ex aequo di Dunja Badnjevic (L’isola nuda) e Elena Loewenthal (Conta le stelle, se puoi) nel 2009, sarà uno tra Laura Bosio (Le notti sembravano di luna, finalista Premio Rapallo), Luca Di Fulvio (Il Grande Scomunicato, finalista Premio Bagutta), Luca Doninelli (Cattedrali, finalista Premio Bagutta), Giovanni Greco (Malacrianza, finalista Premio Viareggio), Francesca Melandri (Più in alto del mare, finalista Premio Campiello), Nadia Scappini (Le ciliegie sotto il tavolo, finalista Premio Cortina) o Paola Soriga (Dove finisce Roma, finalista Premio Rapallo) ad aggiudicarsi i 10mila euro del premio. La conclusione sarà affidata alle note del celebre violinista Uto Ughi, accompagnato al pianoforte da Marco Grisanti. La poetessa Maria Luisa Spaziani, tre volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, è invece l’ospite d’onore cui verrà consegnato il riconoscimento di Madrina del Premio d’Appello 2012 durante la cerimonia finale al Teatro Alfieri. Domenica mattina, alle 11, la Spaziani sarà anche insignita cittadinanza onoraria di Mongardino, paese di cui era originaria la madre, nel corso di una cerimonia che avrà luogo nel l Salone Consigliare del Municipio. Info: www.premioastidappello.org Sulla Gazzetta d’Asti in edicola da oggi, venerdì 23 novembre, un lungo servizio sarà dedicato ai protagonisti di questa edizione del Premio Asti d’Appello. Marianna Natale