La prefettura di Asti è capofila di un protocollo di intesa per l’istituzione territoriale della rete antiviolenza di genere. A sottoscrivere il patto, figlio di un analogo provvedimento ideato dalla Provincia nel 2010, sono stati il sindaco Maurizio Rasero, il presidente della Provincia Marco Gabusi, il procuratore della Repubblica Alberto Perduca, il prefetto Alfonso Terribile e il vescovo Marco Prastaro, assieme ad associazioni, enti, forze dell’ordine e persino un rappresentante della consulta giovanile. Si tratta di un documento che si pone l’obiettivo di analizzare e monitorare il fenomeno della violenza attraverso la raccolta e la condivisioni dei dati relativi al territorio astigiano, il raccordo e l’integrazione delle azioni anche con progetti a livello regionale o nazionale, lo sviluppo di azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto attraverso mirati percorsi educativi, informativi e promozionali, la formazione congiunta e interdisciplinare degli operatori, l’assistenza e il sostegno alle vittime in tutte le fasi, la messa a sistema dell buone fasi e lo sviluppo annuale di programmazione condivisa.
“Dai dati Istat una donna su 3 fra i 16 e i 70 anni ha subito violenza – ha precisato il prefetto -. E’ inaccettabile e insostenibile che un paese di grande cultura e risorse come il nostro possa vivere questa piaga. Non si può più parlare di repressione; già si sta facendo tanto ma tutti insieme si può fare ancora di più”.