Sulla questione dell’invio dei migranti in Piemonte il presidente della Regione Alberto Cirio ha scritto al ministro Lamorese lamentando che ulteriori invii metterebbero “a rischio un equilibrio sanitario raggiunto con sacrifici enormi”
“Sto seguendo personalmente la situazione e trovo profondamente assurdo che la Regione non possa avere competenza in una decisone del genere ma debba subire le decisioni del governo nazionale su un tema che può avere conseguenze dirette sulla salute e sulla sicurezza sanitaria del proprio territorio – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Mi sono sincerato quotidianamente, tramite il prefetto di Torino che ringrazio per la consueta efficienza ed attenzione, che nei confronti di queste persone venissero adottate tutte le procedure e le verifiche sanitarie opportune e che le Forze dell’ordine garantissero l’effettivo rispetto della quarantena a cui erano sottoposte. Ora però diciamo “basta” e l’ho scritto al Ministero degli Interni perché il Piemonte non può garantire oltre queste forme di accoglienza. Arriviamo da mesi terribili, siamo state una delle regioni più colpite dall’emergenza e stiamo raggiungendo, a fronte di sacrifici enormi, un equilibrio sanitario che non può essere messo a rischio in questo modo. Quindi ho formalmente chiesto con fermezza al ministro Lamorgese di non voler procedere ad ulteriori invii, che metterebbero fortemente a rischio la tenuta e la sicurezza del nostro sistema sanitario e sociale”.