Una manifestazione per chiedere la liberazione di Patrick George Zaky, attivista per i diritti umani e studente del master internazionale Erasmus Mundus “Gemma” in Women’s and Gender Studies presso l’Università di Bologna, arrestato il 7 febbraio all’aeroporto del Cairo, dove era arrivato per trascorrere un periodo di vacanza in famiglia nella sua città natale, al-Mansoura, in Egitto – il 21 febbraio ad Asti in piazza San Secondo dalle 18.30.
Zaky è stato bendato e ammanettato durante le 17 ore del suo interrogatorio relativo al lavoro che svolge in materia di diritti umani e allo scopo della sua residenza in Italia. Il giorno seguente all’arresto, i pubblici ministeri di al-Mansoura hanno ordinato la sua detenzione per 15 giorni in attesa d’indagini su accuse che si riferiscono ai suoi studi e al suo impegno come attivista. Le notizie circa l’arresto di Patrick George Zaky, formalizzato solo dopo molte ore dal fermo di polizia all’aeroporto del Cairo, i trattamenti subiti e l’attuale condizione di detenzione destano forti timori. Sabato 15 febbraio i giudici hanno rigettato la richiesta di scarcerazione e confermato la detenzione per Patrick che tornerà in tribunale il 22 febbraio. Amnesty International ritiene che Patrick Zaky sia un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro sui diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
Oltre agli appelli che in pochi giorni hanno già raccolto migliaia di firme (https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-patrick/), in diverse città italiane si sono svolte e/o si stanno organizzando manifestazioni per chiedere “Libertà per Patrick”. Marise George Zaky, sua sorella, in una breve lettera inviata ad Amnesty International ha scritto: “Grazie per tutto quanto state facendo. Voglio dirvi che Patrick ha bisogno di tutto il vostro sostegno per tornare libero”.
“E’ importante che non cali l’attenzione su questa grave vicenda e che i rappresentanti del nostro Governo e della Commissione Europea, seguano la situazione con attenzione e prendano una chiara posizione affinché i diritti fondamentali di Patrick Zaky non siano in alcun modo violati – fanno sapere gli organizzatori della manifestazione -. Per manifestare solidarietà a Patrick e alla sua famiglia, per continuare a chiedere con forza il suo rilascio immediato e per ribadire alle autorità egiziane la necessità che sia garantito il rispetto dei diritti umani, tutti sono invitati
L’iniziativa è apartitica (senza bandiere e/o simboli di partiti politici).
Promotori e aderenti: Amnesty International Asti, Asti Pride, Rete Welcoming Asti, Fridays For Future Asti, Collettivo Universitario Asti Servizio Sociale, Non Una di Meno Asti, Casa del Popolo-Ass. A Sinistra, Comitato ARCI Asti Langhe e Roero, ADL Culture, ACLI Asti, Caritas Asti, Ufficio Pastorale Migranti Asti, Centro Missionario Diocesano Asti, Ananse, Noix de Kola, Coordinamento Asti Est, Libera Asti, Legambiente Asti, Altritasti.
Per ulteriori informazioni: amnesty.asti@gmail.com