Una équipe multiprofessionale presente in ogni pronto soccorso e in ogni presidio sanitario del Piemonte, composta da ginecologa, pediatra, ostetrica, psicologa, assistente sociale e infermiera. E un percorso dedicato di presa in carico garantito 24 ore su 24, in grado di operare raccordandosi con i servizi sociali, inserito in una rete regionale che avrà come punto di riferimento il Centro esperto sanitario istituito presso la Città della Salute. La Giunta Chiamparino attiva così in tutte le aziende sanitarie regionali il “codice rosa” per le donne vittime di violenza sessuale e domestica. La delibera firmata dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta e dall’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti sarà approvata domani mattina, durante la riunione della Giunta.
“Prende corpo, per la parte di competenza della sanità regionale, la legge di prevenzione e contrasto alla violenza di genere varata lo scorso anno – spiega l’assessore Saitta –. A questo scopo è stata ridefinita e rafforzata la rete sanitaria per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime, sono state uniformate le procedure e migliorati i servizi. L’istituzione del codice rosa è dunque un provvedimento concreto, che come Regione siamo felici di attuare in occasione di una ricorrenza importante come l’8 marzo”.
“È fondamentale che le politiche di contrasto alla violenza di genere siano strutturali e integrate. L’approvazione di questa delibera rappresenta un altro importante passo avanti nell’applicazione della legge quadro 4/2016, a cui stiamo lavorando nella costruzione del piano triennale – sottolinea l’assessora Cerutti -. In particolare, la partecipazione del Centro esperto sanitario al coordinamento regionale con i Centri Antiviolenza ci permette di definire al meglio l’accompagnamento delle donne vittime di violenza che si rivolgono ai servizi sanitari”.
Il “codice rosa”, oltre a mettere in azione un percorso di assistenza specifico, prevede l’esenzione dal ticket sanitario per la durata di un anno per tutte le prestazioni connesse alla presa in carico clinica e psicologica della vittima di violenza o di maltrattamento. È considerato un codice aggiuntivo al codice di gravità, visibile soltanto agli operatori sanitari. Può essere attribuito dagli stessi operatori dei Dea di I e II livello, dal servizio di emergenza 118, ma anche in tutti gli altri presidi ospedalieri che fanno parte della rete sanitaria territoriale. L’avvio della procedura comporta l’attivazione dell’équipe multiprofessionale, istituita in ogni azienda sanitaria del Piemonte e rappresentata da almeno un referente in ogni presidio ospedaliero sede di Dea o di Pronto soccorso.