Sarà sicuramente fra gli argomenti dibattuti in occasione dell’Anteprima Barbera, in programma il 1 dicembre, al “Palco 19” di Asti a partire dalle 17, l’approvazione del “Testo unico” sul vino. “Speriamo possa essere beneaugurale per l’annata 2016”, sottolinea il presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale, che ha anche la delega regionale per il settore vitivinicolo. “Per noi il testo unico con la riduzione del 50% del tempo dedicato dai vignaioli alla burocrazia, è un traguardo storico”. Dai calcoli di Coldiretti, infatti, fino a ieri erano 100 le giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola era costretta ad effettuare per soddisfare le 4 mila pagine di normativa che regolamentavano il settore. Il via libera definitivo del Parlamento alla legge sulla semplificazioni del settore, arriva dopo anni di azioni da parte di Coldiretti, molte delle quali partite proprio dall’Astigiano. “E’ dal 2009 – precisa Cabiale – che Coldiretti formula proposte concrete di snellimento, nel 2011 presentammo anche alla Regione Piemonte un decalogo in dieci punti per la sburocratizzazione del settore vitivinicolo, finalmente con il decreto semplificazione e la dematerializzazione dei registri si raggiunge l’obbiettivo che ci eravamo prefissati di ridurre e snellire gli adempimenti”. Dal vigneto alla bottiglia la normativa prevedeva di adempiere a più di 70 pratiche con il coinvolgimento di 20 diversi soggetti. “Pratiche – evidenzia Cabiale – che in molti casi non facevano altro che frenare il dinamismo imprenditoriale dei produttori italiani di vino che, non dimentichiamolo, ha raggiunto un fatturato record di quasi 10 miliardi soprattutto grazie all’export di 5,4 miliardi nel 2015 e che risulta in ulteriore aumento del 3% nei primi otto mesi del 2016”. Il Testo Unico porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero. Anche il presidente nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha evidenziato il risultato frutto di una lunga mobilitazione: “Con la semplificazione si sostiene la competitività di un settore che in Italia offre opportunità di lavoro ad 1,3 milioni di persone”. Un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) Agricoltura 2) Industria trasformazione 3) Commercio/ristorazione 4) Vetro per bicchieri e bottiglie 5) Lavorazione del sughero per tappi 6) Trasporti 7) Assicurazioni/credito/finanza 8) Accessori come cavatappi, sciabole e etilometri 9) Vivaismo 10) Imballaggi come etichette e cartoni 11) Ricerca/formazione/divulgazione 12) Enoturismo 13) Cosmetica 14) Benessere/salute con l’enoterapia 15) Editoria 16) Pubblicità 17) Informatica 18) Bioenergie