Ogni giorno servono caffè, fette biscottate, caramelle, ma soprattutto regalano un sorriso ai pazienti che devono sottoporsi al trattamento di radioterapia nel reparto del Cardinal Massaia diretto dalla dottoressa Maria Tessa: ha da poco compiuto quattro anni il servizio offerto dalle volontarie dell’Associazione Progetto Vita.
Una presenza discreta, ma rassicurante anche per i malati che devono sottoporsi alla prima visita e che, non di rado, guardano con timore ai mesi di terapia che li attenderà per cercare di sconfiggere il cancro: ormai “collaudate” da anni di volontariato, le cinque signore sanno come parlare loro e come ascoltare. “La colazione che serviamo ai pazienti – raccontano – è un modo gentile per avvicinare persone spesso in ansia: subito dopo arrivano il dialogo e le confidenze. Un’occasione, per noi, per stare vicino a persone in difficoltà, che spesso sono anche nostri conoscenti o amici: aiutando loro riceviamo molto più di quanto diamo”.
Paola Accomasso, Maria Alda Boano, Bruna Lanfranco, Silvana Pelissero, Cristina Piano indossano il camice bianco con il logo di Progetto Vita, associazione guidata da Maria Luisa Furlanetto nella quale “militano” ormai da molti anni (da un massimo di 17 anni, cioè da quando è nato il sodalizio, a un minimo di 8). La loro presenza in Radioterapia (45.214 prestazioni nel 2010) è regolata secondo un calendario collaudato: a ognuna di loro è assegnato un giorno, con presenza dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11. E quando non sono nel reparto al piano -1 del Massaia, le signore prestano servizio in Oncologia, realtà in cui il sodalizio è nato e segue una formazione continua sotto il coordinamento del primario Franco Testore.
“La presenza delle volontarie – sottolinea la dottoressa Tessa – rappresenta un valore aggiunto sotto il profilo delle relazioni umane e ci facilita soprattutto nel primo approccio con il paziente, che spesso arriva in reparto in preda all’ansia. Le nostre preziose collaboratrici usano le parole giuste per attenuare la tensione e ci aiutano, al momento della visita, ad avere di fronte persone un po’ più rilassate e talvolta anche meno prevenute sulle potenzialità del loro percorso di guarigione attraverso la radioterapia. Non potremmo fare a meno di loro e siamo grati al dottor Testore che ha esteso a noi alcune ore del loro tempo, a sottolineare la stretta collaborazione fra i due reparti che lavorano insieme per migliorare il servizio al malato oncologico”.
“Con alcuni pazienti, in base all’evolversi del loro quadro di salute – raccontano le volontarie – abbiamo ormai un rapporto che dura da anni, con altri limitato al periodo del trattamento: sono comunque legami molto intensi, al di là della durata, che aiutano a comprendere il valore della vita”. E intanto spingono il carrello e servono il caffè preparato nelle cucine del Massaia.