CASTAGNOLE LANZE – Consegna dei Riconoscimenti “Giusti tra le Nazioni” domenica 26 maggio a Castagnole Lanze nella sala consiliare del municipio a cittadini che si sono distinti per atti di altruismo e coraggio nell’aiutare alcune famiglie ebree sfollate durante il drammatico periodo della seconda guerra mondiale. Programma della cerimonia
- Ore10,00 saluto di rito delle autorità locali e degli ospiti della Comunità Ebraica Torinese,
- ore10,30 lettura di alcuni brani del libro “Memorie di vita ebraica” di Augusto Segre,
- ore11,30 consegna degli attestati agli eredi delle persone distintesi nel periodo bellico per il coraggio dimostrato nell’aiutare e difendere dal rastrellamento alcune famiglie ebree sfollate a Castagnole Lanze,
- ore 12,00-12,30 bicchierata di saluto offerta dall’Amministrazione comunale
Elenco delle persone premiate con pergamena
- I fratelli Fiore (Giuseppe, Edoardo e Federico), titolari della ditta Fiore Antica Casa, che avevano nascosto la famiglia Augusto Segre in una casa di loro proprietà, non appena avuto avviso dell’imminente loro arresto e deportazione e per aver offerto rifugio alla famiglia di Lelio Segre, fratello di Augusto ed impiegato nella stessa ditta, in un locale sito nei pressi del luogo di lavoro,
- il signor Legnano, maresciallo della caserma di Castagnole Lanze, che aveva preavvisato dell’imminente arresto i datori di lavoro di Augusto e Lelio Segre,
- Federico Rivella, detto Ricu, cantiniere capo della ditta Fiore A.C., che aveva aiutato ed ospitato ripetutamente la famiglia di Augusto Segre nella sua abitazione,
- Pasquale Biamino, detto Lin, proprietario della cascina di borgata Carossi, offerta alle famiglie di Augusto e LelioSegre per vivere in clandestinità, come ricompensa della fiducia, a suo tempo dimostrata dall’immobiliarista ebreo Debenedetti in occasione dell’acquisto della medesima,
- Eugenio Giachino di Coazzolo, che nascose per 18 mesi la famiglia di LelioSegre, padre di Giorgio e partigiano col nome di Carlin, nella cascina La Pranda, di sua proprietà, ai confini con Neive,
- la comunità castagnolese, in ricordo di tutte quelle persone che offrirono accoglienza e aiuto disinteressato ai loro fratelli ebrei perseguitati dal regime fascista.