Foto in bianco e nero del primo giorno di scuola; istantanee del cantiere della Linea 1 della metropolitana di Milano; le mondine al lavoro nelle risaie e la costruzione dell’autostrada Genova-Savona. La “sporta” friulana e donne bon ton sui campi da sci di Cortina. Rinascita, il racconto dell’Italia che ce l’ha fatta ad uscire dalla crisi del Dopoguerra, animerà Asti a partire da oggi, 21 giugno, fino a novembre tra opere d’arte, abiti d’alta moda, tecnologie, architetture, cinema, letteratura, televisione e design che sono nati e si sono affermati  tra il 1945 e il 1970, affiancati dalle interpretazioni dei dati statistici Istat. Il comitato scientifico, coordinato da Davide Rampello (già presidente della Triennale di Milano e attuale curatore del Padiglione Zero di Expo Milano 2015), ha affrontato in maniera trasversale tutte le discipline e le aree di progetto che sono state protagoniste di questa rivoluzione, generando prodotti culturali, industriali e seriali, ma anche grandi progetti infrastrutturali, tuttora al centro del racconto della nostra nazione. L’esposizione occuperà tre palazzi storici del centro, eccezionalmente aperti e visitabili in un unico percorso urbano: Palazzo Mazzetti, Palazzo Alfieri, Palazzo Ottolenghi . Palazzo Mazzetti, corso Alfieri n. 357 – Uno dei più importanti edifici storici della città, sede del museo e pinacoteca civica, ospita in circa 1.000 metri quadrati, la parte di mostra suddivisa in quinquenni che racconta la storia dell’affermarsi di prodotti originali italiani che diventano vere e proprie icone, status globali come il pneumatico Cinturato Pirelli, la macchina per scrivere Lettera Olivetti. Accanto a questi prodotti, simboli della trasformazione della quotidianità e della produttività italiana, anche le opere d’arte figurativa i capi di alta moda, il design, l’architettura. Palazzo Alfieri, corso Alfieri n. 375 – La casa natale di Vittorio Alfieri, edificio simbolo dell’identità astigiana, chiusa per anni, finalmente può riaprire come nuova sede espositiva, ospitando i focus sul diffondersi della comunicazione di massa, della televisione nelle abitazioni e della radio
Il piano nobile del palazzo, aperto straordinariamente, ha anche come ospiti eccezionali sedici grandi arazzi, prodotti dall’Arazzeria Scassa, nata negli anni sessanta. Ugo Scassa, il fondatore, ha voluto creare arazzi per interpretare l’arte di grandi pittori moderni con la forma di tessitura più antica: quella dell’alto liccio. Palazzo Ottolenghi, corso Alfieri n. 350 – A Palazzo Ottolenghi invece l’onore di raccontare il periodo della Rinascita nel ricordo e nei racconti della città di Asti, seguendo le poetiche testimonianze delle canzoni di Paolo Conte, cantautore astigiano celebre nel mondo. La mostra si apre con gli ultimi giorni di guerra, prosegue con i ricordi d’infanzia di Paolo Conte della notte prima della liberazione e, attraverso suggestioni , fa rivivere particolari atmosfere e conduce il visitatore in un percorso, quasi visionario, fatto di notizie, cultura, musica, ballo, ascolto, per traghettarlo nel presente e farlo approdare nel futuro. Diversi gli eventi collaterali che accompagneranno la mostra. Così se nella sede del nostro settimanale sarà visitabile “Una fotografia di Asti 1946 – 1968, dalle prime pagine del settimanale Gazzetta d’Asti” (orario: da lunedì a giovedì – 9/12 e 15/18; info: Gazzetta d’Asti 0141.531642 e www.gazzettadasti.it), dal 28 giugno al 1 settembre, presso lo spazio San Giovanni di via Natta 36 sarà allestita un’esposizione dal titolo “Il Concilio rinnova le chiese”  (orario: venerdì – 15/18; sabato – domenica 9,30/13 e 15/18; info  Stefano Zecchino, Museo Diocesano, 0141 592176 int. 56). A ottobre verrà presentato il terzo rapporto del progetto culturale della CEI, “Quale lavoro per quale futuro” allo spazio San Giovanni, con la partecipazione di eminenti personalità del mondo culturale nazionale; dal 21 settembre l’Istituto Statale Magistrale “A. Monti” presenta “…ma la casa dov’è?” mostra fotografica sull’immigrazione ‘45 – ’70.
L’ordine degli Architetti, il 27,28 e 29 settembre a Teatro Alfieri propone un festival dedicato all’architettura: Architettura, Sviluppo, Territorio, Innovazione.  Per il 5 ottobre la Fondazione Giovanni Goria nella Sala Conferenze Palazzo Mazzetti darà vita alla Giornata di studio “Percorsi di rinascita e sviluppo. Protagonisti e territori a confronto” (Ivrea – Canavese, Asti – Monferrato, Alba – Langhe e Roero).
Polo Universitario di Asti organizza il 12  ottobre in Aula Magna il Convegno di studi “La rinascita “precaria”. Scienza e tecnologia nell’Italia repubblicana dalla ricostruzione alla crisi”. L’Associazione Ethica
dedicherà al tema Rinascita la giornata si studi del Master in Civic Education del 26 ottobre. MN   ORARI E BIGLIETTI Orari: da martedì a domenica, 10.30 – 19.30 (ultimo ingresso 18,30); lunedì chiuso. Biglietti:
 Euro 9,00, intero;
 Euro 7,00, ridotto (gruppi, minori di 18 e maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni)
; Euro 3,00, ridotto speciale scuole
Gratuito: Libero accesso per i possessori di Abbonamenti Torino Musei, Torino + Piemonte Card, Torino + Piemonte Card Junior, minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo, due insegnanti per classe, disabili con accompagnatore, guide turistiche, giornalisti con tesserino. Il biglietto ha validità 2 giorni: consente l’ingresso a Palazzo Mazzetti e l’accesso gratuito a Palazzo Ottolenghi, Palazzo Alfieri, Museo e Cripta di Sant’Anastasio, Museo del Risorgimento. Informazioni:
 tel. 0141 530403; www.palazzomazzetti.it; info@palazzomazzetti.it Sito internet: www.larinascitaasti.it