Si è spento a Roma, all’età di 94 anni il cardinale segretario di Stato emerito e decano emerito del collegio cardinalizio Angelo Sodano. Le condizioni di salute del cardinale, originario di Isola d’Asti, si erano aggravate negli ultimi giorno dopo un contagio da Covid 19.
Era ricoverato da qualche giorno in una clinica romana. Dal 1991 al 2006 aveva ricoperto l’incarico di segretario di Stato Vaticano e dal 2005 al 2019 è stato decano del Collegio Cardinalizio.
Nato a Isola d’Asti il 23 novembre 1927, secondo di sei figli di mamma Delfina e papà Giovanni, ha maturato la vocazione nel clima di grande fede che proprio in famiglia aveva respirato (Il padre era stato deputato del Parlamento per tre legislature tra le fila della Democrazia Cristiana). Ha compiuto gli studi telogici e filosofici al Seminario di Asti, studi che ha proseguito a Roma prima alla Pontificia Università Gregoriana per gli studi teologici, poi alla Pontificia Università Lateranense per gli studi giuridici. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 23 settembre 1950, presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta ad Asti, per imposizione delle mani di Umberto Rossi, vescovo di Asti; si è incardinato, ventiduenne, come presbitero della medesima diocesi. Poi ha cominciato una lunga carriera nella diplomazia vaticana.
Fu addetto alla nunziatura apostolica in Ecuador, suo primo incarino nel ’61, poi andò in Uruguay. Qualche anno dopo tornò a Roma richiamato da da Agostino Casaroli per affiancarlo alla Segreteria di Stato, nel “Consiglio per gli affari pubblici” (oggi “Sezione dei Rapporti con gli Stati”) dedicandosi i rapporti della Santa Sede con l’Europa, allora ancora divisa in due blocchi, occidentale e orientale.
Il 30 novembre 1977 papa Paolo VI lo ha nominato nunzio apostolico in Cile.
Il 1º marzo del 1989, con l’entrata in vigore della costituzione apostolica Pastor Bonus, il Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa è divenuto la “seconda sezione” della Segreteria di Stato, assumendo di conseguenza il titolo di segretario per i Rapporti con gli Stati; è contestualmente divenuto presidente della Pontificia commissione per la Russia.
Il 1º dicembre 1990 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, sessantatreenne, pro-segretario di Stato di Sua Santità.
Il 29 maggio 1991, al termine dell’Udienza generale, papa Giovanni Paolo II ha annunciato la sua creazione a cardinale nel concistoro del 28 giugno seguente, primo nella lista dei nuovi porporati.Il 29 giugno è divenuto presidente della neo costituita Commissione interdicasterale per le Chiese particolari e di quella per le Chiese in Europa orientale nonché cardinale protettore della Pontificia accademia ecclesiastica, mentre il 1º luglio ha assunto il titolo di Segretario di Stato di Sua Santità.
Il 10 gennaio 1994 papa Giovanni Paolo II lo ha promosso all’ordine dei vescovi.
Il 27 novembre 2002 i cardinali dell’ordine dei vescovi lo hanno eletto sottodecano del Collegio cardinalizio, ricevendo l’approvazione del pontefice tre giorni dopo, il 30 novembre è succeduto al cardinale tedesco Joseph Ratzinger, contestualmente eletto decano.Il 2 aprile 2005, giorno della morte di papa Giovanni Paolo II, ha cessato il proprio incarico di segretario di Stato e ha Ha preso parte al conclave seguente. In In qualità di cardinale vescovo più anziano, è toccato proprio a lui il compito di chiedere al cardinale che aveva ricevuto i voti necessari per l’elevazione a papa se accettasse l’elezione, e poi con quale nome volesse essere chiamato. Il 21 aprile successivo il nuovo pontefice lo ha confermato nel suo incarico di Segretario di Stato.
Il 27 aprile i cardinali dell’ordine dei vescovi lo hanno eletto decano del Collegio cardinalizio.
Il 22 giugno 2006 papa Benedetto XVI ha accettato la sua rinuncia da capo della Segreteria di Stato e da tutti gli incarichi connessi per raggiunti limiti d’età, ai sensi del can. 354 del Codice di diritto canonico, divenendo Segretario di Stato emerito all’età di quasi 79 anni.
A marzo alla morte del cardinale Agostino Cacciavillan, è divenuto il porporato italiano più anziano.