Nell’estate 2021 il numero di turisti cresce in tutto l’Astigiano: solo nel mese di agosto sono state vendute, per la prima volta, oltre 50 mila notti nelle strutture ricettive della città e della provincia e i turisti che hanno trascorso le vacanze sul territorio sono stati attratti non solo dall’enogastronomia, ma anche dalla cultura, dalle attività all’aria aperta come il trekking, il cicloturismo e dai luoghi più rappresentativi e iconici, vigneti in primis.
È quanto emerge finora sia dalla raccolta, ancora parziale, delle presenze fornite dagli operatori delle strutture ricettive locali, sia da interviste fatte ai turisti che si sono recati all’Infopoint di piazza Alfieri ad Asti.
Nei mesi di luglio e agosto scorsi nell’Astigiano sono aumentate le presenze, soprattutto di stranieri. È cresciuto il numero dei soggiorni: una tendenza positiva destinata a proseguire, nonostante le limitazioni anti-pandemiche che hanno caratterizzato l’estate 2021.
Turisti e visitatori sono tornati a rivolgersi numerosi l’Infopoint di piazza Alfieri ad Asti e gli accessi ad agosto sono stati il doppio rispetto allo stesso mese del 2020.
Sono aumentati del 20% i passaggi di italiani, ma sono aumentati ancor di più gli europei: sono quintuplicati gli olandesi, quadruplicati i tedeschi, raddoppiati danesi, norvegesi e svedesi; sono tornati i turisti dalla Francia (+50%), dalla Gran Bretagna, dalla Svizzera (+30%) e sono ritornati anche austriaci e inglesi. In generale si tratta di turisti in coppia, piccoli gruppi e millennial.
Dalle interviste qualitative condotte all’Infopoint è emerso che oltre il 60% delle persone di passaggio per informazioni nell’ufficio turistico di piazza Alfieri è in visita per la prima volta ad Asti. Si tratta in prevalenza di visitatori che chiedono informazioni sulla città, sulla cultura locale (musei, storia) e domandano indicazioni su itinerari panoramici, su tutto quello che si può vedere nei dintorni, per fare gite fuori porta, per vedere i luoghi più distintivi. Tra questi, i paesaggi vitivinicoli patrimonio Unesco, ma anche sentieri e percorsi per fare trekking nei vigneti, cicloturismo oppure semplici passeggiate (le più gettonate sono proprio quelle tra i vigneti). Queste ultime richieste arrivano in prevalenza da olandesi e belgi, ma anche da tedeschi, svizzeri, francesi e italiani. Da luglio c’è stato anche qualche passaggio di canadesi e statunitensi, piccolo segnale di una lenta ripresa anche da quei Paesi.
«È stato un mese d’agosto positivo per numero di presenze e arrivi – dichiara Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero -. Sono tornati gli europei che hanno scelto di venire in vacanza nel nostro territorio. Per l’autunno ci sono molte prenotazioni e, visto l’andamento incoraggiante dei flussi, l’obiettivo è chiudere il 2021 con il raggiungimento dell’80% delle presenze del 2019.
Per il 2022 stiamo investendo in una nuova campagna digital e social – prosegue Barbero – e con attività non solo online, ma anche off line, proseguendo progetti con tour operator internazionali e con campagne di comunicazione estere. Saremo presenti sul mercato londinese e del Nord America, mentre prosegue il nostro lavoro di avvicinamento alla 6/a Global Conference del turismo del vino, che il prossimo anno vedrà il nostro territorio protagonista».