“La mafia teme la scuola più della giustizia, l’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa” Sono state scelte le parole del magistrato Antonino Caponnetto questa mattina in piazza San Secondo per celebrare la XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata dal coordinamento provinciale di Libera. In piazza gli studenti di Jona, Artom, Baussano, Cagni, Gotieri, Best, Casa di Carità Arti e Mestieri, Martiri, Giobert con i ragazzi del servizio civile universale hanno letto i 1101 vittime delle mafie. Simone Barbiero e Gionata Borin, attivisti del Coordinamento provinciale di Libera Asti, il più anziano d’Italia, che quest’anno compie vent’anni dal palco di fronte a diverse centinaia di ragazzi hanno ricordato le parole del fondatore don Luigi Ciotti: “La Costituzione è il primo testo antimafia. Non deve essere cambiata ma semplicemente applicata”. Anche il neo assessore Marco Galvagno ha ribadito il ruolo fondamentale della scuola: “La mafia teme la scuola perché il sapere ci migliora”.