Sarà un incontro speciale quello atteso per domenica 17 novembre al nuovo Museo Paleontologico di Asti: una nutrita delegazione di abitanti di Vigliano “incontrerà” la grande balena fossile rinvenuta nel 1959 in frazione Valmontasca ed esposta, dal 26 ottobre, negli spazi del Michelerio. Nel gruppo, guidato dal sindaco Emma Adorno, ci saranno anche alcuni testimoni dell’importante ritrovamento, avvenuto casualmente durante uno scavo: un evento di cui il paese è sempre andato fiero, tanto da riprodurre lo scheletro del grande cetaceo (8 metri), esporlo nella sede della Pro Loco e darle un nome (Viglianottera) in attesa del ritorno in terra astigiana dello straordinario esemplare, custodito fino al settembre scorso al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. La visita alla Viglianottera, pezzo forte della mostra “Quando tra i filari…nuotavano le balene” promossa dall’Ente di Gestione delle Aree Protette Astigiane, che gestisce il Paleontologico, è fissata per le 9,30. Ad accogliere la delegazione ci sarà Piero Damarco, conservatore museale, con Alessandra Fassio, tecnico paleontologo. Durante la visita, oltre a ricordi e aneddoti sul ritrovamento del 1959, si parlerà anche delle iniziative che, ruotando intorno alla balenottera, puntano da un lato a far conoscere il nuovo museo di Asti (è attiva la prima sezione, mentre proseguono i lavori nella parte sotterranea) e dall’altro a valorizzare il territorio di Vigliano, dove nel geosito di Valmontasca è possibile passeggiare tra i fossili e riscoprire la valle che ha conservato per tre milioni e mezzo di anni lo scheletro dell’imponente cetaceo. Nella foto: Emma Adorno, sindaco di Vigliano, con autorità e rappresentanti dell’Ente di Gestione intervenuti all’allestimento della balenottera