La Provincia di Asti ha riaperto i termini di presentazione delle candidature per la designazione di tre componenti effettivi e tre supplenti per ciascuna delle commissioni elettorale circondariale, prima e seconda sottocommissione elettorale circondariale di Asti. 

Le commissioni si occupano, in particolare, di esaminare le operazioni compiute dall’ufficiale elettorale comunale e decidere sui ricorsi; cancellare dagli elenchi i cittadini indebitamente proposti per l’iscrizione o per la cancellazione; decidere sulle domande pervenute direttamente; esaminare e ammettere le liste dei candidati alle elezioni comunali; agire contro deliberazioni adottate in materia di aggiornamento delle liste elettorali.

La designazione spetta al Consiglio provinciale che sceglie fra le domande presentate da cittadini con i seguenti requisiti: essere elettore in uno dei Comuni del circondario; in possesso del titolo di studio di scuola media di primo grado; componente di commissioni elettorali per almeno un biennio; non essere dipendenti civili o militari dello Stato in servizio; non essere dipendenti, in attività di servizio, dell’amministrazione provinciale, comuni o istituzioni pubbliche di assistenza.

L’incarico è a titolo gratuito, ad eccezione delle spese di viaggio effettivamente sostenute; ha durata è pari a quella del Consiglio provinciale. 

Le proposte di candidatura dovranno pervenire alla Provincia di Asti, entro le ore 12 di venerdì 21 febbraio 2025.

La trasmissione delle domande sarà a mezzo raccomandata A/R alla Provincia di Asti, ufficio Organi Istituzionali, piazza Alfieri 33, Asti con allegata la fotocopia del documento di identità del candidato; oppure consegnata a mano; ancora tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo provincia.asti@cert.provincia.asti.it sottoscritta e con documento di identità; tramite posta elettronica ordinaria all’indirizzo: organi.istituzionali@provincia.asti.it con il documento. Alla proposta di candidatura va allegato il curriculum.

“Si tratta di incarichi di particolare responsabilità che il consiglio provinciale deve affidare per legge. Penso alle realtà dei piccoli comuni dove le commissioni possono essere di riferimento per gli amministratori” – il commento del presidente Rasero.