Il vescovo Marco Prastaro è in viaggio in Brasile, in missione della diocesi di Juina.Pubblichiamo il diario della missione.
Mercoledì 6 novembre
Sveglia prestissimo. Alle 5,30 arriva un’auto di Uber e ci porta alla stazione dei pullman, oggi viaggiamo fino a Juina: sono previste 12 ore di viaggio. Il pullman è uno di quelli a due piani, da noi avrebbe 60 posti, qui ne ha 44 per cui il viaggio è molto confortevole. Usciti dalla città percorre lunghe strade, tutte dritte. Talvolta una rotonda, a volte gira a destra o sinistra. Dopo un’ora di paesaggio di prati per la pastorizia, iniziano i campi di canna da zucchero. Per più di un’ora ci accompagnano, poi la strada sale e il pullman rallenta. Quindi paesaggio di terra più rossa, qui vediamo un certo numero di fornaci. Poi inizia a piovere, un bell’acquazzone ci accompagna per più di mezz’ora. A Tangarà da Serra ci fermiamo, è l’ora di pranzo. Sotto un insistente acquazzone attraversiamo a piedi la strada. Il self service è semplice: un giro 4 euro! Dopo 30 minuti di sosta riprendiamo il viaggio. Metà dei viaggiatori sono cambiati. Riprendiamo il cammino, ora siamo circondati da campi di soya che si perdono nell’orizzonte. Questo paesaggio durerà per tre ore, così come la pioggia a tratti torrenziale. Facciamo ancora una serie di fermate. La gente che ora sale è più semplice: mamme con bambini, anziani, contadini. Sono le 21 quando finalmente arriviamo. Il vescovo dom Neri ci viene a prendere. Ci sistemiamo rapidamente nella sua casa e facciamo cena. Le prime conversazioni sono richieste di informazioni circa persone di Asti. Mi colpisce come conosca molti sacerdoti e comunità di Asti.