Si è concluso il 10 aprile il censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, per sostenere e valorizzare il patrimonio culturale e naturale del Paese. Un invito a tutta la comunità a essere partecipe per salvare quei luoghi che più stanno a cuore. Il censimento ha permesso di candidare e votare i luoghi da non dimenticare, quei luoghi appunto “del cuore”, che si intendono salvaguardare e promuovere.

Il censimento del 2025 ha visto candidati diversi luoghi astigiani, come, tra gli altri, Palazzo Alfieri, le Antiche Mura, la Domus Romana, la Torre Rossa.

Non solo: tra le candidatura, anche il Santuario della beata Vergine del Portone in Asti, e la partecipazione all’iniziativa rientra in un progetto di ristrutturazione e valorizzazione del luogo in atto da diverso tempo: “Siamo molto soddisfatti, al di là dei numeri e dell’esito finale, siamo andati al di là delle aspettative – dice don Simone Unere, rettore del Santuario –. Questa iniziativa ha permesso di far conoscere il Santuario e suscitare l’interesse verso questo luogo. L’obiettivo che volevamo centrare era questo: fare del Santuario un luogo della comunità. Ha sempre avuto una sua identità: non è nato come molti altri a seguito di un’apparizione, un miracolo, o un fatto prodigioso. È nato dall’esclusiva devozione degli astigiani verso la Beata Vergine Maria, e a distanza di 600, 700 anni dobbiamo rileggere questa devozione. Secondo me è una buona strada per farlo diventare un luogo del cuore dove i credenti possono ricaricarsi spiritualmente”.

L’articolo completo sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 aprile 2025

F.B.