Proseguono, a Palazzo del Michelerio, sede dell’Ente di Gestione delle Aree Protette Astigiane, i lavori per l’allestimento della balenottera di Vigliano giunta di recente dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino: i suoi resti fossili, contenuti in sette capienti casse, dovranno essere risistemati per comporre uno scheletro lungo otto metri. Il tutto dovrà essere pronto per il 26 ottobre, giorno in cui verrà inaugurata la mostra “Quando tra i filari… nuotavano le balene”, prima sezione del nascente Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano e del Monferrato. L’evento costituirà il momento di maggior richiamo di una serie di iniziative che, dal primo pomeriggio a sera, animeranno la giornata, organizzata dall’Ente di Gestione in collaborazione con la rassegna Verdeterra. Il programma dettagliato sarà illustrato nella conferenza stampa fissata per mercoledì 16 ottobre, alle 11, a Palazzo del Michelerio. Interverranno Felice Musto, presidente dell’Ente di Gestione, il direttore Graziano Delmastro, il conservatore museale e paleontologo Piero Damarco, Alberto Crosetto per la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte. Sono stati invitati i rappresentanti dei Comuni di Asti e Vigliano, Museo Regionale di Scienze Naturali, Dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Torino. Parallelamente all’allestimento della mostra, che comprenderà anche l’esposizione di altri importanti cetacei ritrovati nell’Astigiano, è iniziata la revisione sistematica della balenottera, risalente a circa tre milioni e mezzo di anni fa e ritrovata nel 1959 in frazione Valmontasca di Vigliano: “Si ritiene che l’esemplare appartenga a una nuova specie, il che farebbe accrescere ancora di più la sua importanza scientifica” spiega Piero Damarco, sotto la cui supervisione i resti fossili vengano riordinati negli spazi del Michelerio. Anche di questo si parlerà nella conferenza stampa, durante la quale sarà possibile osservare il lavoro di ricomposizione del cetaceo.