Trentasettesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2024 spegne 125 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 27 settembre2024.

La casa di reclusione è sovraffollata

Una relazione di sei pagine in cui si scandaglia la situazione attuale della casa di reclusione di Quarto. E’ la risposta firmata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio all’interrogazione parlamentare del senatore Ivan Scalfarotto che aveva raccolto le numerose denunce dei sindacati di polizia penitenziaria che avevano parlato di situazioni di forte criticità e anche di alcuni “disagi” creato questa estate da un paio di detenuti. Nordio, in un caso specifico, ha assicurato che la richiesta di immediato allontanamento di una di queste persone recluse e responsabile di tensioni e proteste, è stata esaudita.

Il ministro ha anche fatto emergere come la casa di reclusione sia sovraffollata. Ai dati di luglio ad Asti erano presenti 268 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 205 posti complessivi, con un indice di affollamento pari al 32,27%.

Una borsa di studio nel segno di Chiara

La solidarietà che si fa spazio nel dolore più atroce. I familiari di Chiara Grattapaglia, nonostante lo strazio per la perdita della figlia morta la settimana scorsa in un incidente stradale,  hanno deciso di organizzare una raccolta fondi per istituire una borsa di studio o un premio che possa incoraggiare o ricompensare uno studente “per portare in qualche modo a compimento ciò che Chiara (studentessa di Scienze Infermieristiche) aveva cominciato”.

Il Medioevo come risorsa della città di Asti

Il Medioevo pop di Arti e Mercanti e quello accademico scientifico del Festival medievale possono tranquillamente coesistere e stimolarsi l’un con l’altro. Entrambi sono stati saluti da un’ottima accoglienza e da tanto pubblico a dimostrazione che il periodo di maggior fulgore vissuto da Asti può diventare una preziosa risorsa per il futuro. Anche la storia può fungere da volano per l’economia.

Una chiesa in uscita dalle chiese

Come mai una diocesi si interessa del futuro dei boschi? Se n’è parlato sabato mattina in Seminario dove è stato presentato il progetto Oxygen Map che riguarda proprio la manutenzione dei boschi in larga misura di proprietà dell’Istituto Sostentamento del Clero.

Come mai una diocesi si occupa di energia? Se n’è parlato nelle settimane scorse, quando si è mossa per creare almeno due comunità energetiche, grazie alle nuove direttive approvate a livello nazionale, che rendono praticabile questo anche per le comunità parrocchiali.

Sono gli effetti del magistero di papa Francesco, che è arrivato al seggio pontificio portando con sé una visione di chiesa latinoamericana che ha fatto dell’impegno sociale una fonte teologica vera e propria. Questa sensibilità per il futuro del pianeta è figlia della sensibilità di quella Chiesa per tutto ciò che è “peccato strutturale” e che attiene meno alla persona e più al sistema in cui siamo inseriti.

Ma è anche segno di una teologia e di un magistero che sono vivi. La mole di documenti ecclesiali scritti a ogni livello e rimasti “lettera morta” sono l’esempio appunto di un magistero che non incrocia le vere domande e i veri problemi di oggi, ma dà risposte a domande mai poste.

Anche la Caritas era nata da un’intuizione del genere. A vedere che cosa è diventata dopo neanche 80 di vita dall’intuizione di Pio XII c’è da ben sperare: magari fra cinquant’anni la comunità cristiana sarà conosciuta non solo per le opere di carità ma anche per la lungimiranza nella gestione del pianeta.

D’altronde nella tradizione spirituale lo Spirito soffia dove vuole, anche in luoghi fino a ieri impensabili.

L’inclusività del Festival dei Popoli

Una festa, ma anche un momento di incontro, riflessione, confronto, conoscenza, integrazione e interazione. Il Festival dei Popoli, organizzato dall’Ufficio Diocesano Pastorale Migranti, è questo e tanto altro. E’ anche inclusività, sapori dal mondo, movimento, teatro.

Lo dimostra il ricco calendario spalmato su due settimane che racchiude una quindicina di eventi. Archiviata la prima settimana di appuntamenti ora ci si prepara al rush finale. 

Oggi, alle 18, in biblioteca, si parlerà di femminismi, migrazioni e colonialità in America Latina, sabato alle 16 è in cartellone uno dei momenti più attesi del festival: il corteo dei popoli. Un’esplosione festosa di colori, lingue e culture da tutto il mondo per celebrare la bellezza della diversità.

Coppa Città di Asti

Domani alle 8 si alza il sipario sull’edizione numero 110 della Coppa “Città di Asti”, la gara di bocce più antica d’Italia. Il fischio d’inizio sarà dato in piazza Cosma Manera (piazza d’Armi), dove si disputerà tutta la gara maschile, cui risultano iscritte 92 quadrette, di cui alcune francesi avendo la competizione carattere internazionale. Alla Coppa “Città di Asti” 2024 è abbinato il 3° Memorial “Beppe Andreoli”. La Coppa GDP Vendome andrà alla quadretta vincitrice della gara complementare, cui potranno partecipare le formazioni sconfitte nei due turni di domani mattina. Sabato e domenica si disputeranno anche la 7ª Coppa Città di Asti Junior abbinata al Memorial “Gigi Zeppa” e al Trofeo “San Domenico Savio” e la 3ª Coppa Città di Asti femminile abbinata al Trofeo “Consorzio Tutela dell’Asti”.