Quattordicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2025 spegne 126 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 11 aprile 2025.

Dazi sì, dazi no, dazi poi, dazi boh

I dazi prima introdotti e poi rimandati da Trump hanno conquistato per molti giorni le prime pagine dei giornali italiani ed europei. Non è un argomento semplice, come ogni questione che tocca un sistema economico ramificato, interconnesso e articolato come quello che in questi decenni si è costruito. Perciò non è sufficiente conoscere cosa sono i dazi e che genere di economia implicano. Neanche capirne i risvolti politici, perché l’ultima volta che hanno caratterizzato il commercio internazionale è stato nella prima metà del Novecento, quando si era in un altro mondo.

E’ necessario capire le ricadute che i dazi possono avere sulle economie locali, perché gli effetti sulle produzioni e sulle famiglie passano di lì.

I dazi sui vini sono stati protagonisti indiscussi al Vinitaly, che si è chiuso mercoledì, poco prima che si diffondesse la notizia del passo indietro del presidente statunitense per i prossimi tre mesi. Un Vinitaly speciale, che ha visto la presenza di ben due commissari europei e ha sfatato un po’ l’idea della fuga dei giovani dal mondo del vino.

Cosa si può imparare dal Sinodo Italiano

Ma cosa è successo al Sinodo della Chiesa Italiana? Proviamo a spiegarlo nella pagina di primo piano dedicata interamente a questo evento che per 1-2 giorni ha anche impegnato i quotidiani non cattolici come non era mai successo. Molti dei quali hanno riportato correttamente le cose, salvo poi cadere nella tentazione del sensazionalismo e facendo intendere nei titoli che il problema fosse di un documento proposto, giudicato troppo timido sui temi eticamente sensibili. Invece no: il documento era giudicato debole su tutti i temi trattati in questi quattro anni di percorso sinodale, dei quali quelli da “titolo sparato” occupavano più o meno un ventesimo del totale. 

Quel che è successo costituisce una svolta epocale: per la prima volta la base delle delegazioni diocesane ha ottenuto un tempo supplementare per produrre qualcosa di più condiviso, spingendo la presidenza a rinviare l’Assemblea dei vescovi (che avrebbe dovuto promulgare il documento) da maggio a novembre e a indire una terza assemblea sinodale a ottobre. 

Ma questo cosa c’entra con la vita delle singole diocesi, come la nostra? Ci può dire almeno tre cose.

La prima è che forse sarebbe ora di far decidere le cose della chiesa locale non agli organismi del clero (incontri vicariali del clero, consiglio presbiterale, segreteria pastorale) ma a quelli in cui sono compresenti clero, religiosi e laici (consigli pastorali vicariali e diocesani). La seconda è che se si vuole rendere consapevoli i laici del loro ruolo, evitando il cosiddetto “clericalismo”, bisogna darsi del tempo non per formare i laici ma per imparare a lavorare insieme. La terza è che il metodo sinodale richiede di abbandonare il metodo dei progetti pastorali, pensati da pochi, redatti da qualcuno in più, discussi da molti e applicati da nessuno per concepirsi in cammino e per lasciarsi ispirare dallo Spirito.

E’ vero che nella chiesa non esiste democrazia, ma è anche vero che essa corrisponde precisamente alla sinodalità, così come l’autocrazia delle nazioni corrisponde al centralismo clericale. 

Settimana Santa in Cattedrale con il vescovo

13 aprile, Domenica delle Palme,

della Passione del Signore:

Commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme: ore 10.15 sul sagrato del santuario di S. Giuseppe benedizione degli ulivi, processione alla Cattedrale percorrendo piazza Fratelli Cairoli, via Caracciolo e piazza Cattedrale; in Cattedrale Concelebrazione Eucaristica con lettura della Passione secondo Luca.

17 aprile, Giovedì Santo: ore 9.15 celebrazione dell’Ora Terza; ore 9.30 Messa del Crisma con la partecipazione di tutti i sacerdoti, religiosi e diaconi della Diocesi, benedizione degli olii per il battesimo, la cresima, l’ordine sacro e l’unzione degli infermi; durante la celebrazione saranno raccolte le offerte per la Terra Santa; ore 18 Concelebrazione nella Cena del Signore, processione del Santissimo Sacramento, Adorazione Eucaristica.

18 aprile, Venerdì Santo: ore 8 Liturgia delle ore: Ufficio delle Letture e Lodi; ore 18 celebrazione della Passione del Signore: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce, Comunione Eucaristica; alle 21 Via Crucis cittadina che avrà inizio in piazza N.S. di Lourdes e si avvierà verso il Santuario della Madonna del Portone seguendo questo percorso: via Graziani, via Catalani, via Morando, via Corridoni, corso Torino, piazza Torino, corso Alfieri, via Porta Romana e terminerà nel Santuario della Madonna del Portone (in caso di pioggia si svolgerà in Santuario). Al termine della Via Crucis saranno raccolte le offerte per la Terra Santa.

19 aprile, Sabato Santo: ore 8 Liturgia delle ore: Ufficio delle Letture e Lodi; ore 15.30 il vescovo è a disposizione per le confessioni; ore 21.30 Veglia Pasquale: liturgia della Luce e annuncio pasquale, liturgia della Parola, liturgia battesimale (riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana tre adulti), liturgia Eucaristica.

20 aprile, Pasqua di Risurrezione: ore 10.30 Concelebrazione Eucaristica, al termine Benedizione Papale.

I pellegrini astigiani al Giubileo  

Solo tre giorni, ma molto intensi, quelli che hanno vissuto gli astigiani, che dal 2 al 4 aprile hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare. Il vescovo li ha raggiunti il pomeriggio del 3, a conclusione del Sinodo italiano a cui aveva partecipato. Le impressioni di chi ha preso parte al pellegrinaggio.

Speciale animali

L’educatrice cinofila Carola Ferretti ci spiega la pet therapy.

OltreTanaro

Alcuni bambini di Montegrosso hanno realizzato disegni per il Papa.

Calcio a 5

L’Aquila ha vinto per la terza volta il campionato di calcio a 5 Pgs.