Sedicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2025 spegne 126 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 25 aprile 2025

Il Primo Maggio all’ombra dei dazi

“L’Italia Si-cura con il lavoro”. E’ questo lo slogan scelto per il Primo Maggio la cui organizzazione quest’anno spetterà alla Cgil. Una celebrazione quanto mai sentita in un periodo di instabilità politica ed economica, con la spada di Damocle dei dazi americani che pende sulla testa di mezzo mondo. 

Dazi che incombono su un settore già profondamente colpito dalla situazione geopolitica, dall’inflazione, dalla crisi e dalla situazione dell’automotive. I dati della Cassa integrazione sono indicativi, quasi raddoppiati da un anno all’altro. Ma, come si diceva nel cult movie “Frankenstein Junior”: “Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere”.

Nella speranza di bel tempo il programma è ricco con il corteo che partirà alle 10 da piazza I maggio e si concluderà in piazza Statuto (in caso di pioggia portici del palazzo della Provincia). L’intervento conclusivo, a nome di Cgil-Cisl-Uil, previsto per le 11,30, sarà di Giorgio Airaudo, segretario regionale della Cgil. 

Parla la garante dei detenuti dopo la bufera

Parla di gogna mediatica Stefania Sterpetti, 67 anni, medico dell’Asl At in pensione, donna di volontariato, a commento di quello che le è successo nelle ultime ore. Tutto è partito dalla sua elezione a garante delle persone private della libertà per il carcere di Asti. Con quattordici voti Sterpetti, in seno a Fratelli d’Italia, ha “battuto” sul filo di lana Domenico Massano, volontario di Effatà, associazione che da anni lavora con le persone detenute della casa di reclusione di Asti e attivista di Amnesty International. Ma il punto non è questo, non sono i voti e la decisione presa durante il consiglio comunale di martedì. Il punto sono due post che compaiono sul profilo facebook di Sterpetti e che hanno fatto storcere il naso, per usare un eufemismo, a moltissimi. Ripostando un post nel quale l’ex leader dei Pac Cesare Battisti annunciava lo sciopero della fame, il 9 settembre 2020 aveva scritto: “Visto che non c’è la pena di morte… chissà… fosse la volta buona che si toglie di mezzo da solo”.

In Asti e provincia si festeggia il 25 aprile  

Oggi ad Asti e in tanti paesi della provincia si festeggia il 25 Aprile. E’ l’80° anniversario dalla Liberazione avvenuta nel 1945 quando le forze nazi-fasciste lasciarono la città attraverso anche la mediazione del vescovo monsignor Umberto Rossi. Sarà poi la prima volta di Mario Renosio come presidente dell’Anpi astigiana dopo la scomparsa di Paolo Monticone.

La Diocesi e i fedeli in lutto per papa Francesco

Numerose le celebrazioni in suffragio di papa Francesco organizzate in questi giorni nell’Astigiano. Fra queste due in particolare hanno raccolto molti fedeli. Martedì sera, nel Santuario Madonna Porta Paradisi, Chiesa Giubilare, il rettore, don Simone Unere, ha proposto il rosario con letture, canti e meditazioni. Al termine ha fatto riascoltare l’omelia pronunciata dal Papa in Cattedrale il 20 novembre 2022, trasmessa anche in video mercoledì sera al termine della Solenne Messa celebrata dal Vescovo Marco Prastaro che aveva accanto Padre Francesco Ravinale. E la Cattedrale stentava a contenere, con autorità civili e militari, sacerdoti e diaconi, una vera folla che ha seguito con devozione la Celebrazione di suffragio. E per l’omelia il celebrante si è avvalso di frasi utilizzate da Papa Francesco, ad esempio “Gesù che cammina con tutti gli sfiduciati e ridà speranza” “In ogni Eucarestia c’è il significato della Chiesa” “Dio ci accoglie sempre a brasa aduerte”.

Appello per un giorno di tregua

E’ stata firmata dai sindaci e dai vescovi di Asti, Assisi, Lampedusa, Verona e Firenze, città in cui il Papa è stato in visita durante il suo pontificato. E’ la richiesta di un giorno di tregua dalle armi per sabato 26 aprile in occasione dei funerali di papa Francesco. 

“Noi sindaci e vescovi di alcune città italiane che sono state tappa dell’instancabile pellegrinaggio di pace di papa Francesco, ci rivolgiamo ai Capi di Stato e di Governo e alle delegazioni diplomatiche che da tutto il mondo saranno presenti ai funerali del Vescovo di Roma affinché sabato 26 aprile sia per tutto il mondo un giorno di silenzio e di pace: tacciano le armi, cessi il fuoco, si fermi l’industria bellica, non si pronuncino parole d’odio. Un giorno di pace, una segnale di tregua è la manifestazione più versa del cordoglio e del saluto ad un uomo di Pace”.

  • Fondazione

Livio Negro detta la linea sull’università astigiana che intende rilanciare.

Paesi

A Castell’Alfero il 25 Aprile coincide con “ViviVerde”.

Questa settimana Gazzetta d’Asti con la doppia copertina e con un inserto interamente dedicato a Papa Francesco