Quarto numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2022 spegne 123 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 4 febbraio 2022.
C’è un futuro per il vecchio ospedale di via Botallo? Può darsi dal momento che il mastodonte ormai abbandonato dal 2005 è tornato all’asta. L’Azienda Sanitaria Locale ha infatti pubblicato il nuovo avviso di asta pubblica, con una base che parte da 16,673 milioni di euro. Le offerte dovranno essere presentate dal 15 al 22 febbraio.
Nuova asta per il vecchio ospedale
“Una notizia positiva, anche se resta del rammarico – commenta il sindaco Maurizio Rasero -; come amministrazione sin dal nostro insediamento ci siamo impegnati per trovare una soluzione al riutilizzo degli immobili di proprietà dell’Asl”. L’amministrazione aveva proposto alla Regione, giunta Chiamparino, uno scambio di edifici, operazione che avrebbe permesso alla città di entrare in possesso del vecchio ospedale. Una trattativa che però è sfumata. Adesso una nuova possibilità per il vecchio ospedale anche se il timore del primo cittadino è che questa asta possa andare deserta, aspettando così una nuova convocazione con una quotazione ribassata.
L’ex ospedale è l’ultimo dei tre immobili Asl inutilizzati dopo l’entrata in servizio del Massaia. Il Poliambulatorio di via Orfanotrofio è stato ceduto nel 2017 a una società privata che lo ha trasformato in residenza per anziani; per l’ex Maternità, invece, Asl e Regione stanno mettendo a punto un progetto per trasformarlo in un presidio territoriale, dove concentrare in un’unica e più idonea sede diverse attività sanitarie di tipo ambulatoriale. E poi c’è l’ex ospedale.
L’immobile è composto da una parte storica, un ex convento, sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza ai beni architettonici della Regione Piemonte, e una parte realizzata negli anni Settanta che si affaccia su viale alla Vittoria.
Il Piano regolatore prevede già una serie di possibili destinazioni del complesso. Per la parte sottoposta a vincolo, sono ammessi (con obbligo di Piano particolareggiato di iniziativa pubblica) l’uso residenziale, commerciale (fino a 400 mq), direzionale, artigianale di servizio (fino a 800 mq), turistico e ricettivo, sportivo e tempo libero e infine servizi pubblici o privati di uso pubblico. Per la parte non vincolata, è prevista la possibilità di demolizione con un premio in cubatura e la possibilità di realizzare altrove le volumetrie abbattute.
“Da parte nostra garantiamo la massima disponibilità a valutare i progetti degli eventuali aggiudicatari – conclude Rasero -. L’ex ospedale ha bisogno di un nuovo futuro per il bene della città, il suo rilancio farà da volano non solo per il quartiere: di tempo se n’è già perso troppo”.
Sciopero delle piscine domenica contro i rincari di luce e gas e per i ristori
Chiusa per sciopero. Domenica la piscina comunale di via Gerbi non aprirà per protestare insieme a tanti altri impianti di tutta Italia che hanno deciso di lanciare un grido d’allarme che giunga al Governo.
I gestori sono stati messi al tappeto per i rincari di gas e luce e per le misure di ingresso per il covid e il forte calo di utenza che ha riguardato anzitutto le scuole. Per questo motivo il Centro Sportivo Roero che da 7 anni ha in appalto la piscina ha deciso di aderire a questa singolare forma di protesta, la prima di sempre. Il presidente del Csr, che gestisce anche le strutture di Sommariva e Alba, è Luca Albonico, che tra l’altro ricopre la carica di presidente anche della FederNuoto piemontese.
Nelle scorse settimane si erano mobilitati i Comuni di Asti, Nizza e San Damiano per chiedere aiuto a Mario Draghi e al governatore del Piemonte Alberto Cirio.
La Maturità non piace, studenti in piazza
Studenti italiani in piazza questa mattina contro la decisione annunciata dal Ministero dell’Istruzione di ripristinare la maturità in presenza, con due scritti e l’orale. Gli alunni, dopo la modifica dell’esame di stato per due anni a causa della pandemia, ora non ci stanno al tentativo di tornare alla normalità, in un anno scolastico in cui, di normale, c’è stato ancora poco, tra quarantene, isolamenti e didattica a distanza. A preoccupare particolarmente, la seconda prova di indirizzo. Gli studenti hanno deciso di scendere in piazza, per schierarsi contro al “progressivo ritorno alla normalità”, quando di “normale”, a detta loro, ben poco vi è stato. Questo sciopero si aggiunge a quello già programmato dagli studenti torinesi, a seguito dei maltrattamenti subiti da parte delle forze dell’ordine in occasione del presidio in memoria di Lorenzo Parelli, studente deceduto durante l’attività di alternanza scuola-lavoro.
Vita politica
Il candidato del centro-sinistra Paolo Crivelli comincia sabato il suo primo tour elettorale in città.
Giornata della vita
Domenica si celebra la 44ª Giornata della Vita, che ha come slogan “Custodire ogni vita”.
Sandamianese
Olga Idrame? Chi era costei? Nel Sandamianese una pagina intera dedicata a una donna protagonista della Resistenza.