Trentottesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2019 spegne 120 candeline. Ecco i principali argomenti trattati nel giornale in edicola da venerdì 11 ottobre 2019.

Arriva il capo della polizia

Un’attenzione al territorio importante, specie in questi giorni in cui sono in corso le indagini per identificare gli autori dell’intimidazione rivolta a quattro magistrati del tribunale.
La “chiamata” era arrivata prima di questi fatti ma mai come oggi è ad uopo: il capo della polizia di Stato Franco Gabrielli sarà in città martedì 15 ottobre. Una presenza fortemente voluta dal questore Alessandra Faranda Cordella.
“La presenza di Gabrielli oltre a costituire un’importante occasione di dialogo sui temi della sicurezza testimonia ancora una volta l’attenzione del dipartimento e del capo della polizia per le iniziative e le esigenze espresse dalla comunità e dai territori astigiani”, ha commentato il questore. Gabrielli incontrerà i 118 sindaci dell’Astigiano sul tema sicurezza e intitolerà la rotonda davanti alla questura a Salvatore Ottolenghi, astigiano padre della polizia scientifica.
Gabrielli sarà in città proprio mentre la polizia, squadra mobile e Digos, stanno lavorando per identificare chi, nella notte fra domenica e lunedì, ha piazzato un ordigno rudimentale nella zona del tribunale di Asti, condendolo con un biglietto intimidatorio rivolto a quattro magistrati: “Vi faremo morire tutti”.

Ottobre Missionario, perché straordinario?

Papa Francesco ha dunque proclamato straordinario l’Ottobre Missionario di quest’anno. Perché? Qualcuno ha malignato: un Ottobre come gli altri, è solo per la solita manìa di papa Bergoglio per l’eccezionalità. Ma i motivi ci sono, sostanzialmente due. Il primo è costituito dal centenario dell’enciclica Maximum illud di papa Benedetto XV pubblicata appunto nel 1919. Una lettera di importanza fondamentale nel cammino delle missioni cattoliche arrivate allora alla massima estensione territoriale.
Papa Dalla Chiesa intendeva spingere gli istituti missionari a staccare sempre più o anche del tutto il collateralismo delle missioni cattoliche con gli stati coloniali, Francia in testa. Sarà poi Pio XI a proclamare la netta distinzione (non separazione) tra civilizzazione ed evangelizzazione con il famoso effato: “La Chiesa è mandata non per civilizzare ma per evangelizzare. Se essa civilizza lo fa evangelizzando”. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 ottobre 2019]

Asti, lo spumante più noto nel mondo

“Tra le eccellenze italiane vanno senza alcun dubbio annoverati l’Asti e il Moscato d’Asti, il vino italiano docg più esportato e lo spumante dolce più conosciuto al mondo”. Viene presentato così il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti alla Wine Week di Milano, evento enologico nazionale che unisce in una stessa manifestazione le principali eccellenze vitivinicole italiane.
Nei 6 distretti partecipanti, tra cui Franciacorta, Regione Sardegna, Doc Friuli Venezia Giulia, Consorzio di Tutela Vini dell’Oltrepò Pavese e Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, si è ritagliato un posto anche il Moscato.
Iniziata il 6 ottobre scorso, la Wine Week si concluderà questa domenica (13 ottobre) e dà modo alle varie denominazioni di esprimersi e farsi conoscere agli esperti del settore e al consumatore. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 ottobre 2019]

Tartufo, la stagione promette bene

E’ partita, come al solito, da Montiglio la carovana annuale del tartufo bianco, con buone prospettive e i migliori auspici. La qualità è ottima per sanità e profumo dei preziosi tuberi con prezzi oscillanti tra i 280 e i 300 euro. Domenica si ripete nella stessa località per lasciare poi spazio e Moncalvo.

Politica: Il terzo inserto per i 120 anni della Gazzetta

Tratta delle vicende politiche di Asti città e provincia il terzo inserto di sintesi storica preparato per i 120 anni della Gazzetta d’Asti. Massimiliano Bianco con l’ausilio tecnico di Stefano Masino visita a volo d’uccello ma con gustose beccate sul terreno gli ultimi 70 anni di vita amministrativa locale con sguardo alla politica nazionale vista naturalmente dalla nostra angolatura con nomi e volti da richiamare alla memoria a partire dal mitico aprile 1948.
E’ doveroso aggiungere che l’inserto della settimana scorsa sul tema dell’industria era dovuto alle fatiche della nostra preziosa collaboratrice Silvia Cotto.

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