Quarantaquattresimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2019 spegne 120 candeline. Ecco i principali argomenti trattati nel giornale in edicola da venerdì 22 novembre 2019.
In mano alla Banca di Asti tutte le azioni di Biverbanca
Ultimo atto dell’acquisizione da parte di Banca di Asti delle residue azioni BiverBanca detenute dalle due fondazioni, così da raggiungere il 100% del capitale sociale dell’istituto di credito biellese, avviata quasi un anno fa, nel novembre del 2018.
Martedì 19 novembre si è tenuta infatti l’assemblea straordinaria della Cassa di Risparmio di Asti che, a seguito dell’autorizzazione di Banca d’Italia, ha attribuito al Consiglio di Amministrazione la delega ad aumentare il capitale sociale, entro il 31 dicembre 2019, da Euro 308.367.719,76 a Euro 363.971.167,68, pari a un nominale di Euro 55.603.447,92, oltre a Euro 69.396.551,28 di sovrapprezzo. Complessivamente l’aumento della dotazione patrimoniale della banca astigiana sarà quindi pari a Euro 124.999.999,20, integralmente a pagamento, mediante emissione di 10.775.862 nuove azioni, al prezzo unitario di 11,60 euro, pari all’attuale corso dell’azione, quotata nel mercato HI-MTP. Sarà riservato in via esclusiva alle Fondazioni bancarie Cassa di Risparmio di Biella e Cassa di Risparmio di Vercelli, quale concambio del conferimento in natura di 49.381.884 azioni ordinarie di Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A. rappresentative complessivamente del 39,58% del
capitale sociale. Le azioni di nuova emissione avranno le medesime caratteristiche di quelle in circolazione. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 22 novembre 2019]
Le cifre di un’invasione che non c’è
Si proseguirà con il lavoro a gruppi per un’efficace azione pastorale Dopo mesi di preparazione si è svolto sabato scorso il Convegno Diocesano “Ciascuno li udiva parlare nella propria lingua” sull’impatto delle migrazioni nella vita della Chiesa di Asti. Un bel convegno per diversi motivi. Innanzitutto per il fatto di essere stato il primo convegno diocesano dopo molto tempo e che ha messo in dialogo gli uffici e i settori pastorali. Ma naturalmente era il tema ad essere interessante. Maurizio Ambrosini ha smontato pezzo per pezzo tutto il castello costruito da mesi di disinformazione, di interessi di parte e di costruzione di odio e di paura, che ha fatto parlare di invasione. Essendo sociologo, ha fondato tutto su dati di cui riportiamo qui quelli essenziali: immigrazione stazionaria da qualche anno ferma a 5,5 milioni (di cui 600.000 stimati irregolari). [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 22 novembre 2019]
Il Giro nel cuore di Asti
La tappa Morbegno-Asti del 29 maggio, la più lunga del Giro d’Italia 2020, si concluderà nella centralissima piazza Alfieri. Questa è la notizia più importante emersa dalla riunione del Comitato Tappa Città di Asti che si è tenuta in Municipio.
L’organizzazione (Rcs) ha accettato tutte le richieste formulate dall’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Rasero, in particolare quella relativa all’arrivo in centro città e non in periferia come successe nel 2003, quando la tappa di quella Corsa Rosa si concluse in via Torchio. Dunque, i girini transiteranno sotto l’arco posizionato nel rettilineo posto davanti al Palazzo della Provincia. Là dove arriva il Palio e viene consegnato il drappo. Nel cuore della piazza sarà allestito un “villaggio” ad hoc. I girini entreranno in Asti da corso Alessandria, transiteranno in piazza I Maggio, svolteranno in via Calosso, percorreranno viale alla Vittoria e arriveranno in piazza Alfieri. La cosiddetta “via di fuga” è stata individuata in via Garibaldi. Ancora da definire l’orario di arrivo mentre si sta lavorando per produrre un video da trasmettere durante la lunga diretta della Rai.
Una trifola di Canelli trionfa sulla piazza di Asti
Ha messo il naso da trifolao vincente alla Fiera del Tartufo di Asti il mitico Giancarlo Benedetti, canellese rettore paliofilo
che vediamo in posa tra il sindaco Rasero e l’assessore Loretta Bologna. Una giornata del tartufo passata un po’ alla chetichella anche per via del tempo non proprio esaltante, ma che tuttavia ha onorato a sufficienza il nome di Asti città che rimane la sede del mercato quantitativamente più grosso del diamante grigio che pur conserva in testa il nome di Alba. Domenica prossima due Giornate al nord e al sud della provincia, cioè a Castelnuovo Don Bosco e a Montegrosso.
Cultura: Il nostro inserto per i 120 anni della Gazzetta d’Asti
La cultura è sempre stata centrale per le varie amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 50 anni. Asti
Teatro, Asti Musica, i festival letterari da Passepartout ad Asti d’Appello ma in passato Chiaroscuro e A Sud di
Nessun Nord erano stati esempi alti di come si potesse fare cultura per tutti. Asti si era già mostrata illuminata
nell’800 quando un gruppo di notabili e mecenati della città decise di erigere il teatro Alfieri. E poi c’è lui, Paolo Conte, il cantautore che tutti ci invidiano.
Altre notizie
Vita Politica – Avviso Pubblico, marcia indietro di Rasero
Eventi – I diritti dell’infanzia raccontati dai bambini
Cronaca – Prove di alluvione in piazza d’Armi
Scuola – Studenti giornalisti sui grandi temi