Trentaquattresimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 settembre 2020.
Suona la campanella per 25 mila
Ci siamo. Lunedì 14 settembre tornerà a suonare la campanella negli istituti scolastici astigiani. Saranno 25196 gli studenti che rientreranno nelle aule dopo oltre sei mesi: 3415 infanzia, 8239 elementari, 5431 medie, 7540 superiori e 541 adulti (Cpia). Un rientro sicuramente non facile e ancora ricco di incognite, principalmente dovute all’attuale situazione sanitaria che prevede numerose restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus. Dopo un’estate trascorsa al lavoro per definire le migliori modalità per garantire il rientro in classe in sicurezza, non tutte le questioni sono state risolte. Alcuni istituti stanno terminando l’allestimento delle aule e in altri si sono ultimati o lo saranno a brevissimo i lavori di architettura leggera volti a rendere idonei gli spazi. A preoccupare non poco sono la questione dei trasporti e delle mense scolastiche. Se nel caso di quest’ultime la soluzione più percorribile è quella di far consegnare a ogni alunno un lunch box da consumare al banco nella propria aula, quello dei trasporti è un problema non da poco.
A teatro il pellegrino e il convertito
Recentemente due rappresentazioni teatrali allestite ad Asti hanno messo al centro dell’attenzione la questione religiosa e spirituale. “La domanda perfetta” nell’ambito di “E…stiamo insieme” e “Pierre e Mohamed” in Astiteatro hanno caratteristiche molto simili: monologhi con accompagnati musicali (nel primo caso inframmezzato da canti), relativamente brevi ma densamente evocativi e con implicita volontà di far riflettere il pubblico (nel secondo caso la rappresentazione è stata seguita dal dibattito). Però il tipo di ricerca spirituale è decisamente diversa. Fabrizio Rizzolo, protagonista di “La domanda perfetta” incarna colui che vaga da una tradizione all’altra alla ricerca di risposte. Lorenzo Bassotto in Pierre e Mohamed si alterna nei due ruoli per presentare una amicizia interreligiosa che scatta a partire dall’attenzione per l’altro e per la sua originalità assoluta. La sociologa francese Danièle Hervieur-Léger nel 1999 scrisse un libro intitolato “Il pellegrino e il convertito”, individuando in queste due forme il nuovo modo di vivere la religione. Il pellegrino sempre in cammino, il convertito che scopre qualcosa di importante che cambia la vita. Eccole: Fabrizio Rizzolo è il pellegrino, Lorenzo Bassotto il convertito. In realtà le due figure così diverse hanno qualcosa in comune: il rifiuto di una religione di tradizione e di cultura e l’allergia per una fede fatta di risposte a domande mai poste e tutta vissuta senza mai porsi realmente in gioco.
Niente Carolingia
Salta ancora e questa volta definitivamente. Parliamo della Fiera Carolingia, il tradizionale appuntamento del mercoledì dopo il santo patrono, a maggio, slittato in quest’anno che ha ben poco di tradizionale, causa covid. La decisione era stata quella di spostare il grande mercato a domenica 20 settembre, lasciando l’organizzazione al Consorzio Euro Fiva 2020. Nei giorni scorsi però la giunta ha preso la decisione definitiva: quella di annullare la Carolingia. Una scelta definita coerente con quelle fatte fino a ora che hanno permesso di gestire la delicata situazione. La decisione di spostare la fiera a settembre era stata presa il 14 luglio con una delibera del Comune che ribadiva il fatto che l’evento avrebbe potuto comunque essere ancora annullato in qualunque momento vista la particolarità del momento. Ma a margine dell’emergenza sanitaria (prorogata fino al 15 ottobre dal governo) c’è anche una nota della prefettura che indica la concomitanza della Carolingia con le elezioni referendarie previste il 20 e il 21 settembre. Da qui la necessità di predisporre un adeguato dispositivo di sicurezza e l’inconciliabilità con manifestazioni che richiedono l’impiego di ulteriori forze di polizia.
La Douja al via cala gli assi di Bonamici e Borghese
Il grande giorno è arrivato. Oggi, venerdì 11 settembre, inaugura la Douja 2020. Tra gli appuntamenti più attesi la cena dello chef vip Borghese
Il regale matrimonio di Enzo Miccio a Montemagno
Il popolare wedding-planner Enzo Miccio ha organizzato il matrimonio di Matteo e Vanessa nella Tenuta Montemagno.
Referendum
Prosegue il dibattito sul referendum per diminuire il numero dei parlamentari.
Vita diocesana
La pastorale Migrantes ha organizzato il festival Sconfinare, un viaggio alla ricerca dell’altro e dell’altrove.