Domenica 2 dicembre a Nizza Monferrato va in scena la Fiera del Bue Grasso e del Manzo, giunta alla sua quinta edizione. Sono molti i commenti di protesta che sono arrivati alla nostra redazione da diverse parti d’Italia. “Esprimo il mio dissenso e rammarico nell’apprendere della fiera in oggetto. Una volta di più si trae intrattenimento dall’esposizione di poveri esseri viventi destinati ad essere soppressi per riempire le pance di spettatori annoiati – scrive Stafania – . Perchè non fate della macellazione occasione di intrattenimento. Sono sicura che le richieste di carne scenderebbero vertiginosamente”. Una posizione condivisa anche da Paola che scrive: “domenica 2 dicembre ci sarà nuovamente la fiera del bue grasso a Nizza Monferrato (Asti), paese di poco più di 10 mila anime, tra i più legati alle tradizioni ed al commercio di carne. La fiera prevede l’esposizione e la selezione di buoi, vitelli e manzi ed i migliori capi andranno a finire nelle macellerie locali con un evento principale che è il pranzo a base di cadaveri. Perchè queste parole così taglienti? Io invece vi chiedo: perché ancora queste fiere di dolore e di sofferenza? Perché non spiegare che gli animali che voi usate per la carne vengono praticamente torturati giornalmente, imbottiti di antibiotici e di medicine, fatti vivere in prigionia e alla fine uccisi? Perchè non cambiare radicalmente con una fiera più vicina al benessere umano? Perché non modificare l’evento dicendo che, ci sono alternative all’uso del cibo animale? Perché non fare una fiera del bue felice dove il bue non c’è e per questo è felice?” “Considero il Piemonte una regione bellissima – commenta Beatrice. Una parte di me è piemontese, ma non son affatto orgogliosa ne felice che ogni anno si celebrino delle feste in cui la “merce esposta” siano esseri viventi,  come lo sono piccoli, adulti ed anziani  appartenenti alla specie umana, destinati ad una fine di tortura e di morte”. Stesso tenore per la mail di Cinzia che spiega: “Scrivo per protestare contro la fiera del bue grasso, un’altra vergognosa ingiustizia nei confronti degli animali, metterli in mostra per poi sacrificarli. Gli esseri umani possono benissimo nutrirsi senza uccidere nessun essere vivente e questo si sa benissimo….soltanto che non si vuole rinunciare all’ingordigia e alle stupide “tradizioni” . E’ ora di cambiare rotta perché il consumo di carne non è più sostenibile ed è un vero disastro per l’ambiente , per la salute nostra e degli animali stessi uccisi con crudeltà senza  che ce ne sia il bisogno. Riflettete bene”. “Esprimo il mio dissenso e la mia critica per le manifestazioni che comportano l’uccisione di animali – commenta Valeria -. Non vedo come si possa definire festeggiamento un’iniziativa, sia pure tradizionalmente accettata, basata sullo spargimento di sangue; ritengo che dovremmo evolverci verso una sensibilità maggiore nei confronti degli altri esseri viventi”. Commenti dello stesso tenore sono arrivati anche da Sabrina, Francesco da Forlì, Maria, Francesca, Aldo e Federica.