Angela Motta, Vicepresidente del Consiglio regionale, torna a ribadire la necessità di ripristinare i Frecciabianca, lungo l’asse Asti-Alessandria-Piacenza-Bologna, soppressi da Trenitalia a gennaio.
“I dati in nostro possesso – spiega la consigliera, che nei mesi scorsi aveva contestato la cancellazione del servizio – indicano che la soppressione dei convogli non è avvenuta per mancanza di utenza e, per questa ragione, dobbiamo incalzare Trenitalia affinché il servizio venga ripristinato al più presto, risolvendo i disagi quotidiani dei viaggiatori”.
Ieri, durante il “question time” in Consiglio regionale, l’assessore Balocco ha indicato che a dicembre, prima dello stop al Frecciabianca 8807 Torino Porta Nuova – Lecce, chiese a Trenitalia di indicare il numero di viaggiatori serviti dal treno veloce, in particolare “i saliti e discesi di Asti e Alessandria in direzione Piacenza e Adriatico”, con l’obiettivo di fare una valutazione sull’entità dei flussi sia per eventuali utenze pendolari sia, per esempio, in corrispondenza dei mesi estivi per spostamenti turistici.
“In mancanza della disponibilità di Trenitalia di fornire i dati – ha spiegato Balocco – come Regione abbiamo predisposto nostre rilevazioni per valutare il numero di utenti. Sono state effettuate osservazioni sul campo e utilizzato il sistema Siti Forecast di Tim per analisi degli spostamenti tra origine e destinazione”.
La verifica ha consentito di stabilire che “l’utenza da Torino a Piacenza – ha indicato Balocco – è risultata certo non trascurabile, così come il numero dei passeggeri in partenza da Asti e Alessandria (270 saliti tra Torino, Asti, Alessandria e arrivati a Piacenza). Ma soprattutto esistono significativi flussi che utilizzano altri mezzi e che con un’offerta adeguata potrebbero essere convogliati sul treno, rendendo sostenibile l’offerta anche per un operatore a mercato”.
“Peccato che tutto si sia fermato – segnala Motta – dopo la riunione con Trenitalia richiesta dalla Regione e avvenuta a Roma il 19 febbraio: sollecitata a fornire una proposta di soluzione, come ad esempio il prolungamento da Bologna a Torino (e viceversa) della linea adriatica, la società non ha finora fornito risposta”.
E’ di dicembre la lettera della Regione a Trenitalia con la richiesta di rivedere la decisione di sopprimere il Frecciabianca 8807 che ha privato le fermate intermedie di Asti e Alessandria dell’unico collegamento veloce con Piacenza e Bologna sostituendolo con un Frecciarossa su Milano che raggiunge la Romagna e la Puglia.
“Trenitalia va sollecitata con forza a pronunciarsi in temi rapidi – dice Angela Motta – dal momento che sono già passati tre mesi dal taglio dei Frecciabianca e che, insieme al ripristino dei convogli, l’azione della Regione, così ribadita nell’ordine del giorno approvato a dicembre all’unanimità, mirava al miglioramento dei collegamenti ferroviari diretti con le principali stazioni dei capoluoghi di regione confinanti, in particolare con la Lombardia e l’Emilia Romagna”.