“Quest’oggi il Consiglio regionale ha bocciato un emendamento alla legge Finanziaria (presentato dal consigliere Artesio e da me sottoscritto), relativo alla ridefinizione delle funzioni e dei compiti amministrativi nel campo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale. Sono rammaricata per questa bocciatura e per il parere negativo dell’assessore Pichetto. L’agricoltura, come noto, è materia di competenza della Regione, e il Piemonte nel corso degli anni ha decentrato alle Province le funzioni di carattere gestionale. Ora, lo svuotamento funzionale delle Province e la riorganizzazione in atto del sistema delle autonomie locali stanno creando molta incertezza tra il personale dipendente e gli operatori del settore agricolo. Per questo era importante intervenire sulle attribuzioni di funzioni e compiti amministrativi, riconoscendone la necessità dell’esercizio unitario e individuando nella Regione il livello adeguato al loro esercizio. Mi spiace che si confondano le funzioni delegate dello Stato, come i centri per l’impiego, e quelle proprie della Regione come l’agricoltura. Inoltre, non bisogna dimenticare che i PSR vengono attuati in gran parte attraverso gli uffici provinciali dell’agricoltura, e credo sia doveroso affrontare il problema sia di chi dovrà dare attuazione ai PSR sia del destino del personale che opera in tali uffici. Aver scelto, attraverso la bocciatura dell’emendamento, di non intervenire in questa materia ha il solo effetto di alimentare la confusione e l’incertezza su ciò che accadrà con il venir meno delle Province e su quali saranno gli effetti sui loro dipendenti, la cui professionalità pare non essere degna di considerazione”. Angela Motta, consigliere regionale Pd