Il nutrito cartellone di Passepartout si arricchisce di un nuovo appuntamento che farà da “antipasto” al festival: venerdì 3 giugno alle 21 nella ex sede della Biblioteca Astense, all’interno di Palazzo Alfieri, si terrà l’incontro: “Rivoluzionarie – Fotografia e militanza politica in Gerda Taro, Tina Modotti e Leni Riefenstahl” a cura di Franco Rabino. Il 1936 è un anno emblematico nella vita e nell’attività di Gerda Taro, Tina Modotti e Leni Riefensthal. Gerda Taro è da subito sul fronte della Guerra civile spagnola, Tina Modotti, non senza inquietudini personali, è tornata dal Messico in Europa al fianco di Vittorio Vidali, Leni Riefenstahl organizza e pianifica le riprese delle Olimpiadi in Germania. Tre personalità impegnate artisticamente e in prima persona su fronti opposti e contrapposti, all’interno di una lotta politica senza quartiere che sarà il prologo della Seconda Guerra Mondiale. Libertaria e vicina alle posizioni degli anarco-comunisti spagnoli Gerda Taro, legata già da tempo all’ortodossia staliniana Tina Modotti, impegnata nella costruzione della visione estetica del nazionalsocialismo Leni Riefenstahl. Sarebbe tuttavia quanto mai riduttivo tracciare i loro percorsi artistici utilizzando solo la chiave di lettura della propaganda politica perché la qualità del loro lavoro influenzerà le generazioni successive ed è, ancora oggi, fonte di ricerche e dibattiti. Nei loro lavori si riverberano le tensioni e le pulsioni che agitano le società al crepuscolo del primo novecento; colgono – in filigrana – illusioni e ingenuità, forza ideale e prospettive errate. Di fronte alla loro indubbia maestria nella capacità di padroneggiare gli strumenti e i mezzi tecnici e di metterli al servizio della trasformazione rivoluzionaria della società, si ripropongono gli interrogativi, sempre aperti, tra lavoro intellettuale e percorso politico, tra arte e rivoluzione, tra ricerca estetica e finalità a cui questa ricerca si assoggetta. Rivedere e mettere a confronto il loro lavoro, storicizzandone gli aspetti politici e ideali, può aggiungere un tassello alla comprensione di una prospettica storica e artistica di cui tutti noi siamo eredi per interposte immagini. Le ultime fotografie scattate da Tina Modotti, le immagini dolenti e dolorose degli effetti dei bombardamenti sulle città spagnole riprese da Gerda Taro, le sequenze di Olympia e poi i ritratti fotografici delle popolazioni Nuba della Riefenstahl, non appartengono solo alla storia delle arti visive; agiscono ancora dentro al nostro immaginario. Sono archetipi iconici del Novecento. Quel secolo cosi breve che sembra aver bruciato ogni possibile esperienza politica ed artistica e, al contempo, così lungo da essere ancora, costantemente, tra noi. Ingresso libero. L’incontro è valido per i crediti formativi degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti. Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale: www.passepartoutfestival.it Facebook: www.facebook.com/PassepartoutFestival Twitter: www.twitter.com/PassepartoutAT