Prenderà il via domani, sabato 6 giugno, l’edizione 2015 di Passepartout, la rassegna culturale ideata e organizzata dalla Fondazione Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti. A discutere attorno alla domanda “1945-2015: la guerra è finita?”, fino al 14 giugno esperti, giornalisti, scrittori che declineranno il tema in 12 incontri. “Come ogni anno il festival individua una data, un momento ritenuto fondamentale nel percorso culturale e storico della nostra società in riferimento al presente – spiegano gli organizzatori – : a settant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale sembra oggi doveroso affrontare il tema di una guerra nuova, diversa, come quella in corso con il Califfato o i molti conflitti locali. Domani sera alle 18 Maurizio Molinari, Ronny Someck e Salah Al Hamdani si confronteranno sugli “Orizzonti di pace”(appuntamento nella sede dell’Università di Asti, piazzale De Andrè). Domenica alle 11 torna nel cortile del Palazzo del Collegio Sergio Romano: “La crisi ucraina. Rimpiangeremo la guerra fredda?”. Manlio Graziano tratterà di “Guerre sante e sante alleanze” alle 18 dello stesso giorno mentre alle 21 Luciano Canfora, farà un passo indietro nella storia fino alla prima guerra mondiale: “Krieg der Geister: la guerra degli spiriti non incominciò nel 1914 e non è ancora finita”. Lunedì 8 giugno alle 21 Piero Fassino si occuperà di “Le sfide politiche della globalizzazione”. Il 9 alle 21 torna ad Asti Stefano Bartezzaghi per discutere attorno a “Guerra e pace tra le parole”; il 10, alle 21, Loretta Napoleoni cercherà di fare i conti con “Costo della guerra, costo della pace”. Alle 21 dell’11 giugno toccherà a Maurizio Ferraris dare conto del fenomeno della “Mobilitazione totale”. Anche quest’anno Passepartout si avvale della direzione scientifica di Alberto Sinigaglia. Per la durata del festival sarà presentata presso la sede della biblioteca la mostra France et Italie, les journaux de la Grande Guerre, frutto della collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura a Parigi; si tratta di una mostra documentaria curata da Alberto Toscano che, attraverso l’esposizione di giornali italiani e francesi del periodo 1914-1918, documenta lo stato dei rapporti fra i nostri due Paesi durante la Grande Guerra. La mostra, già allestita a Parigi, rientra fra le iniziative incluse nel programma ufficiale di celebrazioni promosso dalla Mission du centenaire de la Première Guerre mondiale.