Sono 175 le firme raccolte dagli abitanti della zona di piazza Castigliano che hanno inviato una petizione al sindaco Maurizio Rasero e all’assessore con delega alla Viabilità Stefania Morra. 

I residenti contestano la decisione dell’Amministrazione di trasformare piazza Castigliano in zona corona “con evidente, grave danno per i residenti della piazza e dell’intere zona e per i lavoratori che utilizzano la piazza come posteggio abituale”, spiegano gli abitanti.

“Siamo solo cittadini di questa città, non apparteniamo a nessuna lobby – si legge nella lettera -. Nessuna idea di cambiamento dell’arredo urbano, nessuna progettualità. I turisti si fermano e guardano dalla piazza in uno degli scorci più belli di Asti… poi vanno in centro o vanno a visitare alla Cattedrale. Avremmo applaudito una trasformazione anche con la riduzione degli attuali stalli, funzionale all’abbellimento della piazza. Anche noi siamo innamorati della nostra città, delle piazze dove viviamo e sappiamo bene che Asti avrebbe bisogno di un vero, serio, piano del traffico, peraltro proposto più volte ma per ora non realizzato se non con le trasformazioni che l’amministrazione si accinge a fare che penalizzeranno non poco questa zona della città”.

Questa la premessa.

Secondo gli abitanti della zona di piazza Castigliano le zone cosidette corona in genere sono funzionali a un rapido cambiamento delle auto posteggiate per dare spazio e vitalità alle attività commerciali e in piazza Castigliano non ci sono attività tali da dedicare 60 stalli a un posteggio costoso.

“Chi posteggia in piazza, pagando si intende?”, si domandano i firmatari della petizione. “I residenti della zona, il lavoratori delle scuole e gli altri impiegati che passano al lavori l’intera giornata lavorativa”, è la risposta che si sono dati.

Un’altra questione sul tavolo è quella dei permessi già pagati che sembra non saranno più validi e che non ci sarà rimborso: “Non crediamo che questa scelta sia legale e ci opporremmo comunque”, hanno scritto nella lettera.

Secondo gli abitanti si potrebbero trovare soluzioni meno penalizzanti e che ugualmente soddisfino il supposto bisogno di posteggi a tempo – spiegano -. Ad esempio una porzione della piazza potrebbe essere trasformata in zona corona mentre i restanti spazi potrebbero continuare ad avere l’attuale utile destinazione con funzionalità a favore dei residenti e di chi posteggia per il lavoro”.

“Inoltre se i residenti fossero considerati alla stregua degli abitanti delle aree che diventeranno Ztl, via Natta, piazza Cattedrale e zone comprese nelle nuova area potrebbero utilizzare gli spazi riservati ai residenti, ma questa è un’opzione che sappiamo essere parziale e non risolutrice del problema, specie per chi arriva ogni giorno da fuori per lavoro”, concludono i residenti che si dicono disponibili a un incontro sereno con l’Amministrazione.