Ho interrogato l’Assessore regionale alle Politiche sociali per fare chiarezza sul futuro della Casa di riposo “Città di Asti”. Questa struttura, che è la seconda più grande in Italia e che, durante la pandemia, ha dimostrato di sapere affrontare l’emergenza, distinguendosi per un numero molto basso di casi, versa, attualmente, in una situazione debitoria molto preoccupante con 800.000 euro di mutui e 7.000.000 euro di debiti” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale.
“Molti problemi gravano sulla struttura: il dubbio sull’applicabilità del Superbonus 110% anche alle Rsa, la mancanza di riscontri alle richieste di fondi inviate alle fondazioni bancarie, un contenzioso ancora aperto per il pagamento IMU con il Comune di Asti e, infine, non meno importante, la diminuzione di ospiti: attualmente 169 rispetto ai 310 pre-pandemia, su un totale di 345 autorizzati” prosegue l’esponente dem.
“Nella sua articolata risposta l’Assessore alle Politiche sociali ha ripercorso la storia della gestione della casa di riposo, Ipab commissariata nel 2016 e affidata a Commissari straordinari. Ha precisato che, attualmente, la situazione della struttura è all’esame dell’Avvocatura della Regione Piemonte che ha chiesto ulteriori approfondimenti all’attuale Commissario straordinario. La Regione sta valutando, comunque, quale decisione prendere per salvaguardare l’attività della struttura, a partire da una proroga da concedere per i termini dei lavori di adeguamento. L’unica possibilità di salvezza per la struttura sembrerebbe un progetto di finanza privata finalizzato a ristrutturare e gestire lo spazio. Terrò monitorata la situazione. Credo, infatti, che sia interesse di tutti conservare una struttura tanto importante per cittadini e territorio e mi aspetto che la Regione, nel limite delle proprie competenze, assuma un ruolo chiave per preservarla” conclude il Presidente Pd.