Il passaggio generazionale in azienda è uno dei momenti più delicati nella vita di un’impresa familiare. Secondo gli esperti di Metatasse infatti, solamente il 30% delle aziende supera la gestione del fondatore, appena il 13% arriva alla terza generazione e solo il 4% alla quarta. 

Questi dati mostrano chiaramente quanto possa essere complesso garantire una successione efficace: non si tratta solo di trasferire quote o beni, ma di tramandare anche una visione condivisa, una leadership solida e un’identità aziendale capace di mantenere unita la famiglia imprenditoriale.

In questo scenario, la holding di famiglia emerge come un fattore decisivo per affrontare il passaggio generazionale in modo organizzato, tutelando il patrimonio e garantendo continuità all’impresa.

Quali sono le principali criticità del passaggio generazionale

Come espresso dal pool di commercialisti e consulenti in ambito fiscale di Metatasse, affrontare un passaggio generazionale in azienda senza una strategia può mettere seriamente a rischio la stabilità aziendale. Le difficoltà non riguardano solamente la dimensione affettiva e familiare, ma anche quella operativa, fiscale e normativa. Non è raro, ad esempio, che manchi una visione condivisa tra le generazioni, oppure che i potenziali successori non siano ancora pronti a ricoprire ruoli di leadership. In altri casi, è la forza stessa della figura fondatrice a rendere difficile un vero ricambio al vertice.

A tutto questo si sommano vincoli normativi, iter burocratici complessi e una pressione fiscale che rischia di intaccare gli asset aziendali, se non affrontata con le giuste competenze.

Cos’è una holding familiare e perché è utile in ottica successoria

La holding familiare è una società che detiene partecipazioni in altre società operative. Questo modello consente di riorganizzare la struttura dell’impresa, semplificando la catena di controllo e separando la proprietà dalla gestione.

Nel concreto, invece di avere più eredi con quote sparse nelle varie società, la holding diventa il centro di controllo, mentre gli eredi detengono quote della holding stessa. In questo modo, si centralizza la governance e si riducono i margini di conflitto. I familiari possono mantenere il ruolo di soci senza necessariamente essere coinvolti nella gestione operativa, che può invece essere affidata a un consiglio di amministrazione qualificato, anche composto da manager esterni.

Questo assetto aiuta a consolidare la stabilità aziendale, a prevenire litigi futuri e a garantire continuità anche in presenza di dissidi interni. È proprio in questi casi che si comprende quando vale la pena una holding familiare: quando il rischio di instabilità interna e fiscale supera la soglia di sicurezza per l’impresa.

I vantaggi fiscali di una holding familiare spiegati da Metatasse

Oltre agli aspetti organizzativi, spiegano gli esperti di Metatasse, la holding familiare offre vantaggi rilevanti anche sul piano fiscale: permette, ad esempio, di ottimizzare la tassazione su dividendi e plusvalenze, grazie al regime PEX, e di accedere al consolidato fiscale e IVA. Un ulteriore beneficio è la possibilità di centralizzare la gestione finanziaria, rendendo più agevole anche la raccolta di capitali e gli investimenti.

Ma uno dei punti di forza più interessanti riguarda la donazione della nuda proprietà delle quote. Con questa operazione, l’imprenditore può trasferire le partecipazioni ai figli mantenendo per sé l’usufrutto, e quindi il controllo gestionale. Dal punto di vista fiscale, questa scelta permette di ridurre la base imponibile e, se rientra nella franchigia prevista dalla normativa, anche di evitare l’imposta di successione.

Comprendere davvero come funziona una holding familiare significa valutare questi aspetti: governance, fiscalità, protezione del patrimonio e strumenti di pianificazione a lungo termine.

Una holding familiare su misura per ogni impresa

Non esiste una formula unica per tutte le imprese familiari. Tuttavia, attraverso la holding familiare, è possibile introdurre regole chiare, personalizzate e condivise. Le clausole statutarie, come evidenziano gli esperti di Metatasse, possono ad esempio prevedere particolari categorie di quote, limitazioni al diritto di voto o rafforzamenti dei poteri decisionali per i soci più capaci. 

È anche possibile introdurre regolamenti interni che disciplinano l’ingresso dei familiari in azienda, i criteri di selezione dei manager esterni, la distribuzione dei dividendi e i compensi.

In questo modo, la holding e il passaggio generazionale diventano elementi di un unico processo che permette di custodire i valori familiari e dare continuità all’impresa.

Affidarsi a una pianificazione strutturata è il primo passo per garantire solidità e crescita all’impresa, anche oltre la generazione fondatrice. La holding di famiglia, se ben progettata, da chi ha l’esperienza e la conoscenza necessaria tale da utilizzare lo strumento Holding in maniera legale e fiscalmente incontestabile, rappresenta una soluzione concreta per tutelare gli equilibri familiari, razionalizzare la struttura societaria e ottimizzare la fiscalità.

Investire oggi in una strategia di holding familiare, specificano i consulenti di Metatasse, significa preparare il terreno per un domani più stabile, garantendo alla propria impresa non solo la sopravvivenza, ma la possibilità di prosperare nel tempo.