Il 1° di aprile, la titolarità della Casa di Riposo di Rocchetta Tanaro passa alle dirette dipendenze del Comune mentre alla cooperativa Anteo di Biella è affidata la gestione dell’assistenza agli ospiti e di tutta la struttura. “Dopo mesi davvero complicati siamo riusciti a trovare un punto di incontro per il bene di tutti” racconta il sindaco di Rocchetta, Massimo Fungo “L’amministrazione comunale ed io siamo orgogliosi di quanto fatto per scongiurare la chiusura della struttura e non perdere un pezzo importante per la nostra comunità. Vorrei quindi ringraziare chi ha contribuito alla buona riuscita di tutta l’operazione ed in particolare il responsabile del servizio, il nostro tecnico comunale Andrea Marchisio, i sindacati e la cooperativa Anteo per la sua disponibilità” Il problema della Rsa era nato dalla volontà del vecchio gestore, la “Sereni orizzonti”, di non proseguire nella gestione a far data dal 31 gennaio scorso. Purtroppo però il bando di concorso per l’assegnazione ad un nuovo gestore sarebbe scaduto solo il 23 febbraio. E, allora, tavoli in prefettura, scioperi, polemiche, scambi di accuse e rinvii della scadenza, ogni quindici giorni, da parte della “Sereni Orizzonti”. Fino al 23 febbraio, quando l’apertura delle buste della gara, di fatto, non c’e’ stata in quanto non c’erano buste da aprire. E, quindi? Trasferimento degli ospiti che desideravano solo chiudere gli occhi sul paesaggio che li aveva visti bambini? Licenziamento di tutto il personale? Donne e uomini, famiglie e bambini in mezzo ad una strada senza stipendio? I timori, fondati, dopo il 23 febbraio erano questi, mentre le riunioni si accavallavano ed i telefonini non smettevano di squillare. Fino al 5 marzo quando s’era fatta sotto la Soc. Coop. Anteo di Biella. La stessa che gestisce anche la Casa di Riposo di Nizza Monferrato e che in quell’occasione ha avuto modo di conoscere i nostri sindacalisti: in attesa, forse, di conoscerli meglio nell’ambito della discussione sulla privatizzazione o meno della Casa di Riposo “Maina” -Città di Asti, per cui la Anteo ha in corso di presentazione un progetto di partnerariato pubblico-privato, con bando di gara già emesso, e polemiche, feroci, già in atto. Ma, questo primo incontro è andato bene ed è stato firmato un accordo ponte per la gestione di sei mesi in attesa del nuovo bando: tutti i posti di lavoro salvi, con l’esclusione di quelli inerenti la cucina, in quanto i pasti verranno preparati nella Rsa di Nizza Monferrato. Struttura già in gestione all’Anteo e che dista pochi chilometri. Ci sarà una riduzione di orario che varia dalle 4 alle 9 ore settimanali ma, per alcuni lavoratori, ci saranno dei miglioramenti di inquadramento contrattuale. Ed, in caso di aumento degli ospiti o di sostituzione di personale le ore potranno tornare quelle di prima. Soprattutto, le nonnine ed i nonnini non lasceranno la struttura: non l’avrebbero meritato “Dopo mesi di grandi incertezze siamo contenti che la soluzione trovata, anche con qualche sacrificio da parte dei lavoratori, garantisca un futuro agli ospiti ed ai lavoratori” spiega Luca Quagliotti, segretario generale della Cgil di Asti. Sulla stessa linea Ferdinando Ferrigno della Uiltucs “è un nuovo inizio, con la speranza che non si debbano più vivere situazioni analoghe per il bene degli ospiti e dei lavoratori”. Per fortuna, nessuno ha ancora scritto la parola fine sulla Casa di Riposo di Rocchetta Tanaro. E, nemmeno sulla Casa di Riposo “Città di Asti”
Paolo Viarengo