Sono arrivati nei giorni scorsi al reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Asti 26 nuovi letti di ultima generazione per le persone sottoposte a dialisi a causa di insufficienze renali. Si tratta di un ammodernamento molto atteso da pazienti e operatori: la dialisi richiede infatti un trattamento costante – le sedute durano circa 4 ore l’una, da ripetere in genere per tre volte a settimana – e necessita di apparecchiature specifiche, in funzione quotidianamente.
Le attrezzature acquisite sono “letti bilancia”, che servono a pesare i pazienti prima e dopo la terapia, un parametro fondamentale per capire quanti liquidi sono stati accumulati e dunque impostare correttamente la cura. Il peso viene visualizzato e memorizzato su un display collegato. I letti sono dotati di telaio rinforzato, con sponde a scomparsa, e di piano rete motorizzato, ad altezza variabile, in modo da permettere senza sforzo il cambiamento della posizione a seconda delle esigenze.
Rispetto alle apparecchiature usate in precedenza sono quindi molto più confortevoli e più semplici da azionare, anche perché dotati di una doppia pulsantiera di comando utilizzabile sia dai pazienti che dal personale sanitario.
L’acquisto è avvenuto nell’ambito del Piano annuale di investimenti dell’Asl AT, per un costo di circa 63mila euro.
“Con questa ulteriore acquisizione – sottolinea il Direttore generale Asl AT Flavio Boraso -, continuiamo l’opera di rinnovamento tecnologico, in ospedale e sul territorio dell’Asl AT. I nuovi letti aiuteranno a ridurre i disagi per i pazienti sottoposti a dialisi e contribuiranno a rendere meno gravoso il lavoro dei nostri operatori”.
La struttura di Nefrologia, guidata dal dottor Stefano Maffei, ha in cura ogni settimana circa 150 pazienti cronici in dialisi, distribuiti presso il centro del Cardinal Massaia, il centro di Canelli e la dialisi domiciliare. Una presa in carico quotidiana, che non si è mai fermata, nemmeno durante le fasi più acute dell’emergenza Covid.