Si è svolta ieri pomeriggio nella sede dell’assessorato regionale alla Sanità del Piemonte una riunione straordinaria della task force regionale sul “coronavirus covid-19” per fare il punto sulla situazione in Piemonte, dopo i primi casi di contagio in Lombardia.
L’assessore regionale alla Sanità ha illustrato in tempo reale la nuova ordinanza emanata dal ministro della Salute che prevede misure di isolamento quarantenario obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo e dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali.
Alla riunione, presieduta dallo stesso assessore, hanno partecipato i direttori generali e sanitari delle ASL e ASO del Piemonte, i responsabili del SeReMi (Servizio di riferimento regionale di epidemiologìa per la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive) di Alessandria, il dirigente responsabile del Settore Programmazione dei servizi sanitari regionali, i responsabili dei Servizi di Emergenza 118 e della Protezione civile del Piemonte.
Si è seguita in videoconferenza la riunione della Unità di emergenza nazionale, in collegamento dalla sede della Regione Lombardia.
“Al momento, in Piemonte non sono riscontrati casi di positività al virus”, hanno spiegato dalla Regione. Alle Aziende sanitarie sono state ribadite le indicazioni dei protocolli internazionali e ministeriali riferite all’evolversi della situazione. Non è confermato quindi il caso di un astigiano che avrebbe manifestato preoccupazioni legate al coronavirus.
L’assessore ha rilevato come il Sistema sanitario piemontese stia agendo con la massima attenzione, assicurando il pieno rispetto dei protocolli sanitari appropriati alle diverse situazioni.
L’appello della Regione è di, in caso di sintomi, non rivolgersi ai pronto soccorso ma telefonare al 112 che invierà a domicilio una squadra specializzata per i tamponi del caso.