I Punti di primo intervento piemontesi tornano a chiudere su disposizione del Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive (D.I.R.M.E.I.) della Regione: come successo in primavera, dunque, anche il Ppi di Nizza Monferrato sarà chiuso a partire da domenica 25 ottobre. Il provvedimento è finalizzato all’ottimizzazione delle risorse umane (medici, infermieri ed Oss) nell’ambito della gestione dei casi positivi al Covid-19 che, negli ultimi giorni, hanno registrato un aumento importante. L’Azienda sanitaria locale di Asti, dunque, si trova a riadottare quei modelli gestionali già attuati positivamente durante il periodo di picco emergenziale attraversato tra marzo e maggio scorsi e finalizzati a mettere in campo al meglio i propri professionisti della salute. “La chiusura – spiega il Commissario Asl AT, Giovanni Messori Ioli – è prevista sino alla normalizzazione della situazione in termini di contagi e livelli di occupazione dell’ospedale Cardinal Massaia. Il Covid è tornato a richiedere misure straordinarie al nostro territorio, uno sforzo ed un sacrificio condivisi per il bene della cittadinanza”. Ad una chiusura dettata dalla diffusione del virus, sempre a Nizza Monferrato, seguirà un’apertura dovuta alla medesima emergenza: da inizio novembre, infatti, verrà aperto un nuovo ambulatorio gestito dal personale dell’Unità speciale di continuità assistenziale (Usca). Non un semplice “punto tamponi”, ma un servizio attraverso cui l’Azienda garantirà anche le visite agli utenti opportunamente inviati dai Medici di medicina generale. La data esatta di attivazione e gli orari di apertura del nuovo ambulatorio verranno comunicati nei prossimi giorni.