“Con l’ampliamento e l’integrazione del presidio ospedaliero della Valle Belbo nell’ospedale unico plurisede di Asti, l’area di Nizza Monferrato potrà finalmente disporre di un adeguato punto di riferimento per la Sanità del territorio. L’approvazione all’unanimità del finanziamento di 13,9 milioni di euro da parte del Consiglio regionale del Piemonte è il segno della bontà dell’operazione. Parliamo non “soltanto” di ottanta posti letto in più, ma di una rimodulazione che consentirà alle due strutture ospedaliere di Asti e della Valle Belbo di operare in stretta sinergia operativa, come parte integrante di un unico ospedale. Ringrazio la direzione dell’Azienda sanitaria di Asti e tutti coloro che in questi mesi hanno collaborato a raggiungere questo importante obiettivo di politica sanitaria sul territorio”. Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commentando la votazione all’unanimità del Consiglio regionale del Piemonte sul trasferimento all’Asl di Asti dei fondi per completare il presidio ospedaliero Valle Belbo.
In particolare, nel presidio della Valle Belbo verrà garantita la risposta all’emergenza urgenza attraverso un punto di primo intervento, un’ambulanza medicalizzata 118 e un Elisuperficie. Saranno inoltre presenti un servizio di radiologia avanzata, comprensiva di Tac, radiologia tradizionale ed ecografia, un centro dialisi, 80 posti letto di area medica, 40 di continuità assistenziale a valenza sanitaria (Cavs), 10 posti letto di hospice e 10 posti letto di ospedale di comunità, oltre a una serie di servizi legati a poliambulatori specialistici e recupero e rieducazione funzionale.
“Con la votazione odierna del Consiglio regionale del Piemonte – afferma invece il vicepresidente Fabio Carosso – si va ad aggiungere un ultimo tassello per il completamento del Presidio Ospedaliero Valle Belbo. Un’operazione fortemente voluta dalla Giunta regionale e nel rispetto dei programmi pattuiti all’inizio del mandato, che consentirà all’area della Valle Belbo, di poter disporre finalmente di un adeguato punto di riferimento sanitario.”