Marzo è il mese dedicato ogni anno alla sensibilizzazione sul tumore del colon-retto: si tratta del secondo tipo di neoplasia più frequente nel nostro paese ed è in costante aumento, a causa principalmente di stili di vita non corretti – sedentarietà, abuso di alcolici, fumo, eccesso di peso, consumo smodato di carni rosse ed insaccati – e di scarsa attenzione alla prevenzione e ai possibili sintomi.

Secondo i dati Aiom – Associazione italiana di oncologia medica, in Italia nel 2022 sono state stimate 48.100 nuove diagnosi. Nel 2020 erano 43.702.

L’attività di screening è fondamentale per la prevenzione: in oltre il 90% dei casi, il tumore insorge a partire da lesioni (polipi) che, in un arco di tempo fra i 7 e i 15 anni, vanno incontro a una trasformazione maligna. Aderire permette quindi di individuare e rimuovere eventuali polipi prima che diventino neoplastici, con una riduzione del 25% del rischio di morte per tumore del colon-retto.

Dopo il rallentamento e la sospensione delle prestazioni nella prima fase pandemica (fra marzo a settembre 2020 le attività di screening di primo livello sono state sospese, ma sono comunque state mantenute quelle di secondo livello), lo screening è ripartito a pieno regime e nel corso del 2022 l’Asl AT ha ottenuto risultati importanti, attuando il completo recupero dei ritardi accumulati a causa dell’emergenza Covid, grazie a prestazioni aggiuntive che hanno coinvolto gastroenterologi e chirurghi.

Il recupero ha portato ad un aumento degli interventi di chirurgia colorettale eseguiti presso la divisione di Chirurgia del nostro ospedale, diretta dal dottor Vincenzo Sorisio. 

In dettaglio:

– gli interventi per neoplasie del colon sono aumentati del 28% rispetto al 2021, passando da 87 a 111;

– gli interventi per neoplasie del retto aumentati del 44% rispetto al 2021, da 16 a 23;

– tutti gli interventi sono stati eseguiti rispettando il tempo di attesa di 30 giorni stabilito dalle linee guida della Regione e del Ministero della Sanità;

– il 70% degli interventi di chirurgia colorettale in elezione è stato eseguito in laparoscopia, seguendo il protocollo ERAS della cui applicazione l’Ospedale di Asti è uno dei centri regionali di riferimento. Si tratta di un protocollo che coinvolge medici e infermieri (responsabile la dottoressa Elisabetta Castagna), finalizzato ad ottenere un recupero post-operatorio ottimale con minimo trauma chirurgico e rapido ritorno alle attività quotidiane.

Nel frattempo continua il programma di Prevenzione Serena, per lo screening gratuito e la diagnosi precoce del tumore del colon-retto.

Nel 2023 viene utilizzato il test FIT (ricerca del sangue occulto nelle feci), proposto a tutte le persone tra i 50 e i 69 anni, con cadenza biennale. Nel 2025 è prevista l’estensione dello screening fino all’età di 74 anni.