La raccolta di sangue ed emoderivati ad Asti è continuata regolarmente nelle scorse settimane: il consistente calo registrato su scala regionale, in particolare nel Torinese, non ha dunque interessato i donatori locali che hanno continuato a garantire apporti costanti.
Recentemente la Regione aveva fatto appello ai donatori affinchè, con uno sforzo collettivo, contribuissero a sopperire al calo delle scorte registrato negli ultimi due mesi a causa delle vacanze di fine anno e delle nevicate.
“La diminuzione del numero di donazioni in Piemonte – spiega Francesco Carubia, responsabile del Dipartimento dei Servizi dell’Asl AT – si verifica ogni anno in questo periodo. Ad Asti abbiamo potuto mantenere costante il quantitativo di sangue ed emoderivati grazie all’impegno dei donatori e alla collaborazione con l’Avis. Ciò ha consentito di soddisfare le necessità trasfusionali interne dell’Azienda e di far fronte agli impegni di cessione, stabiliti dalla Regione, a favore degli ospedali di Torino e Cagliari”.
L’Asl astigiana è infatti impegnata in un “programma di compensazione” che prevede l’invio di parte delle sacche ad alcune strutture piemontesi (Molinette di Torino, ospedali di Novara, Alessandria, Vercelli) ed extra-regionali (in particolare la Sardegna).
Nel 2008 l’Asl AT ha raccolto 15.330 unità di sangue, di cui 10.015 direttamente all’ospedale Cardinal Massaia e 5.315 attraverso le Unità di raccolta dell’Avis. Sono 5.516 le sacche servite per uso interno: 4.650 per pazienti ricoverati e 866 per l’ambulatorio del Servizio Trasfusionale. Fuori provincia sono “emigrate” 9.639 unità di globuli rossi: 6.278 in Piemonte, 3.290 in Sardegna e una piccola parte (80) a Roma.
I donatori attivi nell’Astigiano sono circa 8.500.