Si è appena conclusa la riunione tecnica con il presidente della Regione Alberto Cirio, accompagnato dal vice Carosso che ha incontrato i vertici del nostro territorio tra cui il sindaco rasero, il presidente della Provincia Lanfranco per fare il punto sul settembre astigiano. Una riunione che ha portato dei grossi stravolgimenti al settembre astigiano come ci eravamo abituati a viverlo. Saltano infatti il Festival delle Sagre e il Palio, mentre la Douja D’Or avrà un carattere diffuso e un respiro più regionale.
La Douja è stata confermata per settembre anche se i dettagli tecnici verranno definiti in un’ulteriore riunione che si terrà la prossima settimana. Confermato anche l’arrivo di una delle tappe del Giro d’Italia prevista per ottobre. In quell’occasione il nostro territorio sarà oggetto di una forte campagna di comunicazione per il rilancio del turistico di tutta la provincia.
“Dopo questo grande crisi dettata dall’emergenza covid 19 c’è bisogno di fare girare l’economia per aiutare le aziende che soffrono e hanno sofferto – hanno dichiarato -. Tutto quello che è possibile fare per portare economia sul nostro territorio deve essere fatto”. Dalla riunione sta emergendo come sia importante dare voce a tutta la provincia e la necessità di progetti che e programmi di ampia visione.
Il sindaco ha ringraziato la Regione da cui si è avuto uno stimolo importante dimostrato dalla presenza del presidente Cirio in due importanti riunioni a distanza di pochi giorni l’una dall’altra. Il primo cittadino ha sottolineato il grande lavoro di confronto schietto e diretto tra istituzioni e Camera di Commercio che è organizzatore di Sagre e Douja, ma ha anche sottolineato come Asti dai primi giorni di luglio fino a settembre metterà in scena ben 53 serate di cultura, cinema e teatro tra il Michelerio e altre piazze cittadine.
Il Palio non si farà. Dal 5 settembre infatti termineranno le serate culturali per lasciare spazio dal 6 al settembre del vino. Da qui l’impossibilità di calendarizzare il Palio in questo senso (la corsa era prevista per il 6 settembre, ndr).
Salta anche il Festival delle Sagre “l’evento più difficile da immaginare”. “Abbiamo la fortuna di avere una giunta regionale non torinocentrica che vuole che si provi a lavorare a un evento che sia simile alle sagre. Su questo aspetto ragioneremo nelle prossime settimane. Se cioè riusciremo a organizzare qualcosa che non saranno le sagre ma che possa comunque offrire un evento alla città – ha dichiarato Rasero -. Diamo la disponibilità a ragionare su qualcosa di simile alle sagre a seconda della situazione sanitaria magari per settembre, ottobre. Oggi l’unica certezza è che la Douja si farà”.
“Il Palio è annullato ma siamo pronti a confrontarci con la Regione – ha aggiunto -. Ci riserviamo di organizzare una corsa da una settimana all’altra intorno al periodo del Giro d’Italia, se ci saranno possibilità, condizioni, volontà e soldi”.
Il presidente della Provincia Lanfranco ha dichiarato che si tratta di progetti con spunti interessanti. “Apprezzo molto la proposta di una possibile sagra sparpagliata sulla città – ha detto – Queste manifestazioni sono una vetrina per l’Astigiano. Noi da parte nostra offriremo la massima collaborazione”.
Il presidente della Camera di Commercio Goria ha ringraziato la Regione per lo stimolo offerto e ha ragionato sulla Douja d’Or. “Abbiamo fatto riflessioni pensando alla situazione economica e abbiamo cercato di pensare alle imprese – ha detto -. C’è una bozza di progetto che parla di una Douja D’Or diffusa ed estesa anche in considerazione del rischio sanitario. L’obiettivo è aumentare il flusso turistico in città e fare lavorare di più le imprese. Un misto tra innovazione e tradizione”.
Una Douja d’Oro rivisitata quindi che durerà tutto il mese di settembre con dei cambiamenti. La volontà è quella di creare un menù d’autore della Douja in accordo con i ristoratori di tutta la provincia per promuovere i piatti e i vini del nostro territorio e per fare lavorare l’impresa all’interno della propria attività. C’è poi la volontà di valorizzare anche i bar che in accordo con la Ccia proporranno un aperitivo studiato proprio per la Douja.
Salta quindi il concorso vinicolo e non ci saranno premiati e iniziative legate alle cantine vincitrici. “Abbiamo pensato di premiare gli Oscar della Douja vinti negli ultimi 5 anni durante l’inaugurazione che si terrà al Teatro Alfieri, ma stiamo studiano anche iniziative nuove come quella “Dal vino alle vigne” e una collaborazione con l’Onav per cerare iniziative specifiche per fare conoscere territori e cantine”.
C’è poi la volontà di coinvolgere gli chef stellati per proporre menù d’autore che potranno essere riprodotti dai nostri ristoranti e con il supporto di Ascom valorizzare i nostri vini locali, formando i locali che somministrano vino in modo che riescano a “spingere” e valorizzare appunto le eccellenze del nostro territorio.
Anche la Cantina della Douja sarà da organizzare in modo diverso, visto che non ci sarà il concorso e quindi non ci saranno i vini vincitori, così come da ripensare anche alle degustazioni, come quelle di Vermouth che saranno su prenotazione.
A Palazzo Mazzetti verrà poi allestita una mostra sull’Arazzeria Scassa.
Il settembre astigiano diventerà così un evento regionale con un offerta variegata e diffusa su tutto il territorio. “Un modo per ridurre i rischi e per diffondere la cultura del vino su tutto il territorio”, ha dichiarato Goria.
Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Sacco è intervenuto in chiusura. “Come inserire la nostra Fondazione in questo ampio progetto? Dopo i successi delle mostre di Chagall e Monet a Palazzo Mazzetti abbiamo pensato di puntare su un nostro grande artista, Scassa, valorizzando la sua opera”, ha dichiarato. Tempo ancora una riunione tecnica e si saprà di più.