Ieri, come preannunciato, un gruppo di utenti e pendolari e alcuni amministratori locali, supportati dall’Associazione Alpini, hanno organizzato un presidio presso la stazione ferroviaria di Asti denominato “Servizio sostitutivo di assistenza alla clientela”.
Scopo del presidio (un vero e proprio “ufficio volante” con postazione internet) era quella di evidenziare lo stato di vero e proprio abbandono in cui si viene a trovare la stazione astigiana nei giorni festivi in cui la biglietteria viene chiusa, disagio ulteriormente aggravato dallo scorso 15 dicembre quando con l’entrata in vigore dei nuovi orari sono stati tagliati molti collegamenti sia quotidiani (con Piacenza/Bologna e coincidenze per da/per Milano) che nei giorni festivi (tutte le linee – bus compresi – per la provincia: i regionali – cioè quelli che fermano nelle stazioni intermedie – per Alessandria, la Asti-Alba, Asti-Acqui, Asti-Chivasso e Asti-Casale, ed una forte riduzione dei regionali verso Torino).
Una situazione che ha messo in difficoltà tutti gli utenti – non avvisati di questa “serrata” festiva – che non hanno nemmeno la possibilità di ricevere informazioni in merito e comunque hanno bisogno di assistenza per utilizzare il solo servizio di biglietteria automatica presente in stazione.
Tant’è che l’iniziativa di “Assistenza volontaria” ha avuto anche un certo successo: una parte dei viaggiatori in partenza vi ha, infatti, fatto ricorso confermando la necessità pratica di un simile servizio che – se supportati ufficialmente dalla Pubblica Amministrazione – si pensa di replicarla anche nelle domeniche future.