Massima attenzione sull’import di bovini, suini e ovini provenienti dalla Germania, per via dei recenti focolai di Afta epizootica bovina ivi riscontrati. 

A lanciare l’allarme è la Coldiretti dopo che il Regno Unito, a causa dei focolai in questione, ne ha annunciato il temporaneo stop dell’import. Alla luce dell’elevato numero di animali vivi importati (il 70% nel solo 2024), anche in Italia la preoccupazione è alta.    

Seppur non pericolosa per gli essere umani, l’afta epizootica resta una malattia devastante per gli animali” spiega Coldiretti. “Si manifesta con vesciche dolorose sulla bocca, sulla lingua, sul muso e sulle zampe degli animali, i quali, faticando ad alimentarsi e a deambulare, vengono isolati e abbattuti”.


Al momento il problema in Italia non c’è” rassicura il vice Presidente Coldiretti Asti e allevatore Andrea Rabino, “ma l’eventuale diffusione di una nuova epidemia costituirebbe un pesante colpo per gli allevatori italiani, reduci da un’annata tra le più difficili, a partire dalla peste suina africana e dalla lingua blu, quest’ultima, giunta proprio dal Nord Europa”.

“Attualmente la malattia è endemica in Medio Oriente, in Africa, in alcune zone dell’America e in diversi Stati asiatici” conclude il Direttore Coldiretti Asti Giovanni Rosso. “In Europa, l’ultimo focolaio si era verificato in Bulgaria nel 2011; precedentemente, nel 2001, una grave epidemia aveva coinvolto dapprima il Regno Unito e successivamente Francia, Irlanda e Paesi Bassi”.


“Per tutelare gli allevatori italiani e impedire ogni rischio di diffusione dell’Afta, occorrono controlli serrati sulle importazioni di animali vivi dall’estero, anche se in arrivo per triangolazione da paesi terzi” rimarca il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone.