Sono già 1060 i cinghiali abbattuti da inizio 2023 nell’Astigiano grazie all’attività di contenimento coordinata dalla Provincia di Asti.
Un dato significativo comunicato, in queste ore, dal Servizio Caccia, Pesca, Tartufi e Vigilanza Faunistico Ambientale dell’ente provinciale alla Regione Piemonte.
Il commento di Maurizio Rasero e Davide Migliasso
Il depopolamento dei cinghiali è un tema di grande rilevanza sociale ed economica per il nostro territorio come ricordato dal Dott. Maurizio Rasero, Presidente della Provincia e Sindaco della Città di Asti, e Davide Migliasso, Consigliere provinciale con delega ad Agricoltura, Caccia, Pesca e tartufi e Sindaco della Città di San Damiano d’Asti: “È un risultato molto soddisfacente, ottenuto grazie a un vincente lavoro di squadra condotto dall’Amministrazione provinciale e tutto il personale del Servizio Caccia, Pesca, Tartufi e Vigilanza Faunistico Ambientale con gli agenti di vigilanza faunistico venatoria, le guardie venatorie volontarie, i cacciatori e l’A.T.C. Il piano di depopolamento dei cinghiali è la risposta più efficiente a due macro problemi: il primo è legato alla sicurezza pubblica, in particolare alla viabilità, visto che la presenza di animali vaganti (specie se in branco) costituisce un pericolo per l’incolumità degli automobilisti che ogni giorno percorrono le nostre strade. Non meno importante è il fatto che i cinghiali si riproducono con grande facilità e la loro presenza costituisce un grave danno economico per le produzioni agricole. Gli uffici provinciali sono già al lavoro per l’attuazione di altri piani dedicati al contenimento di animali selvatici come caprioli, corvidi e nutrie. Tutte le progettualità messe in campo dalla Provincia di Asti mirano a evidenziare la vicinanza dell’Ente alle esigenze del territorio, che si esprime con attività concrete e quanto più risolutive, con chiari benefici per la collettività”.